La fama, direi quasi ‘underground’, che anche qui in Italia accompagna Merle Travis è probabilmente dovuta all’incredibile diffusione che la chitarra finger-picking ha avuto da una ventina d’anni a questa parte.
Ma, paradossalmente, a differenza dei vari Stefan Grossman, Chet Atkins, Doc Watson, Happy Traum ecc. riuscire a reperire suo materiale discografico è sempre risultato molto difficile.
E’ davvero frustante, dopo aver letto quanto importante sia la sua figura nell’ambito della creazione e diffusione di questo stile, andarsi a riascoltare per l’ennesima volta la sua partecipazione su Will The Circle Be Unbroker voI.1.
Non c’è intervista ad Atkins o Watson dove non si legga quanto determinante fu per loro aver ascoltato Merle Travis in gioventù. Ma, a noi poveri disgraziati, ci è consentito ascoltare solo Will The Circle… oppure The Atkins-Travis Traveling Show (RCA NL 84620), dischi che, in teoria, dovrebbero trovare posto nei nostri scaffali a fianco di almeno un altro paio di sue produzioni magari risalenti agli anni ‘50, suo miglior periodo.
Il presente CD può colmare solo in parte questo grosso vuoto della nostra collezione, poiché quattordici dei diciotto brani rappresentano il periodo ‘di mezzo’ della sua carriera: 1946-1948.
Nato nel Kentucky nel 1917, imparò presto a suonare il banjo e, in seguito, a dodici anni, la chitarra costruitagli dal fratello maggiore Taylor. Quella tecnica affascinante che oggi è popolare in tutto il mondo come ‘Travis-style’ Merle la assimilò grazie ad alcuni vicini di casa, Mose Rager e Ike Everly, padre dei famosi fratelli Phil e Dan.
Nel ‘37 Merle lavorava con i Drifting Pioneers a Cincinnati, per la stazione radiofonica WLW. Dopo la guerra, trasferitosi a Los Angeles cominciò a farsi conoscere prima nel gruppo westem-swing di Ray Whitley poi finalmente, a nome suo.
The Best Of Merle Travis rappresenta il periodo in questione: western-swing, country music e un pizzico di blues. Il Merle Travis che vogliamo ascoltare, quello che si accompagna esclusivamente con la sua Gibson, lo troviamo qui soltanto in 6 brani.
Il CD è splendido e lo sarà ancora di più se la Rhino Records, etichetta specializzata in R’n‘R e R’n‘B anni ‘50 e ‘60, ci vorrà regalare in futuro un Vol. 2.
P.S.: la versione CD contiene quattro (stupende) canzoni in più.
Rhino R2 70993 (Western Swing, Traditional Country, 1992)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 7, 1991
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