David Grisman Quintet - Dawgnation cover album

Devo confessare il grosso imbarazzo che ho avuto nell’affrontare questa recensione del più recente Grisman, Dawgnation. Sono sempre stato un suo estimatore ed ho particolarmente apprezzato la musica dawg e le sue proposte, che ne hanno fatto il caposcuola di un genere derivato dal bluegrass ma che poi ha vissuto di vita propria. Le prime avvisaglie di un calo nella qualità della produzione di Grisman le avevo già avute negli ultimi album, dei quali oltretutto non condividevo scelte come alcuni elementi della formazione o il repertorio. Anche se mi rendo conto che non si può pensare sempre con rimpianto al primo Quintet, credo che sia impossibile evitarlo: con Anger, Rice e Marshall era veramente un’altra cosa.
La prima impressione, è stata la mancanza di creatività, soluzioni che sanno di deja vu, atmosfere già ascoltate in tutte le salse; anche se poi, è questo è significativo, le tracks che preferisco sono quelle in cui il sound ricorda il vecchio Quintet: vedi Slade o Twin Town.
Se vogliamo valutare solo l’aspetto tecnico, Grisman rimane individualmente un grande del mandolino, con il quale fa veramente quello che vuole; sa essere raffinato e aggressivo, mantenendo sempre una padronanza assoluta dello strumento e di quello che ne tira fuori.

Personalmente questa formazione non mi ha mai molto convinto: il flauto di Matt Eakle e le percussioni soft di Joe Craven rendono il sound troppo ‘easy’; mentre i soli di violino e di chitarra mi entusiasmano poco, alla fine di ognuno di essi mi rendo conto che mi aspettavo di più.
Ancora da rilevare l’assenza di temi interessanti e nuovi, sembrano tutti revisioni poco riuscite del classico repertorio grismaniano. Da dire anche che quando l’atmosfera devia verso il Sud America, i risultati non mi sembrano esaltanti: vedi Cha Cha Chihuahua e Bluegrass At The Beach.
Delle dodici tracks di Dawgnation (in realtà sono tredici, ma la prima track consiste in una trentina di secondi di abbaiare di cani…) otto sono eseguite dal quintetto al completo, mentre le altre quattro sono duetti di David con ciascuno degli altri componenti il quintetto.

Acoustic Disc ACD-49 (Dawg Music, New Acoustic Music, 2002)

Mariano De Simone, fonte Country Store n. 66, 2003

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