Daryle Singletary - That’s The Way I Sing This Way cover album

Il rispetto degli artisti più giovani nei confronti dei personaggi storici della musica country è qualcosa che va ben oltre la formalità, è reale, sentitamente autentico. Anche l’ultimo disco di Daryle Singletary conferma questo caratteristico aspetto della country music, ma dimostra anche quanto attuali possano rivelarsi ancora oggi i classici del genere, senza per’altro particolari lavori di maquillage.
Le 12 canzoni, eccetto una, That’s The Way I Sing This Way, quinto episodio della carriera discografica di Daryle, sono cover di brani estratti dal repertorio di Lefty Frizzell, George Jones, Johnny Paycheck, Joe Maphis, Conway Twitty & Loretta Lynn, Merle Haggard, John Wesley Ryles e Buck Owens.
Daryle Singletary, classe 1971, è considerato un neo-tradizionalista, un personaggio di notevole spessore artistico e intepretativo che, a partire da metà degli anni ’90, ha contribuito a rinvigorire quel filone ancora legato al suono country classico, visibilmente schiacciato dalla pesante componente pop della moderna country music prodotta dall’industria di Nashville. Il segreto sta tutto nella voce e nell’approccio del cantante: il timbro è pieno, potente ma vellutato, l’approccio stilistico è moderno. Il risultato, quindi, è la giusta via di mezzo tra passato e presente, tradizione e innovazione.
La presenza di Brent Mason, chitarrista che riesce a dimostrarsi sempre originale nonostante passi da uno studio di registrazione all’altro ininterrottamente, Glen Worf, Rhonda Vincent e Terry McMillan, tra gli altri, garantisce uno standard sonoro elevato.
Poi i duetti con George Jones, Rhonda Vincent e la partecipazione, davvero toccante, del compianto Johnny Paycheck, trasformano un disco che non si sarebbe elevato dalla buona media del settore, in un’opera importante, assolutamente consigliata.

Audium/Koch 8151 (New Country, Traditional Country, 2002)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 67, 2003

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