Country Gentlemen – 25th Anniversary cover album

Fra le diverse iniziative tese a celebrare i 25 anni di vita dei Country Gentlemen non poteva mancare un album antologico, e la Rebel è stata puntualissima ad uscire con un album doppio, che riassume le diverse fasi dell’attivitá di uno dei gruppi storici del bluegrass.
Non temo affatto di sbilanciarmi affermando che questo album dei Gentlemen è l’album ‘ideale’ per tutti i bluegrassari, siano essi alle prime armi, alla ricerca di qualcosa che dia loro un’idea generale della musica della band, o giè in possesso di materiale del gruppo e in cerca di qualcosa di nuovo.
Ai primi questo album offre un panorama piuttosto esauriente della musica dei C.G. dal 1957 al 1982, con una selezione dei pezzi tratti in maniera equilibrata dai diversi momenti: naturalmente è dato piú spazio alle incisioni del gruppo nelle formazioni che hanno avuto vita piú lunga, in particolare a quella ‘classica’ con Charlie Waller (l’unico membro della band che è rimasto con essa nei 25 anni, in pratica ‘Mr. Country Gentlemen’), John Duffey ed Eddie Adcock, e con Ed Ferris o Tom Gray al basso, e alla formazione ‘di mezzo’, con Jimmy Gaudreau o Doyle Lawson, Bill Emerson e Bill Yates.
Sono molti, anzi, decisamente la maggioranza, i pezzi che sono giá apparsi su altri album, ma non sono pochi gli inediti, e qui sta una parte dell’interesse che il bluegrassaro di vecchia data puó avere per questo album.

La selezione è ben curata, anche se l’ordine dei pezzi non è sempre rigorosamente cronologico, come ci si potrebbe attendere da un album di questo tipo; al di lá della sistemazione ‘storica’ dei pezzi pare infatti prevalere un criterio di gusto, che porta ad un’organizzazione della sequenza delle canzoni tale da variare le atmosfere, i tempi e i ritmi piú che a illustrare le evoluzioni stilistiche o i cambiamenti del repertorio.
Se da un punto di vista storiografico la prima impostazione sarebbe piú ‘giusta’, è peró a mio parere piú legittima musicalmente la seconda, che rende l’album gradevole e vario, quale ritengo debba essere ogni album antologico.
basta parole. Chi non conosce in dettaglio la storia dei Country Gentlemen in questi intensissimi 25 anni non ha nulla da temere: all’interno della copertina troverá uno schema che illustra le variazioni nell’organico del gruppo con dovizia di particolari, e troverá altresí note di copertina esaurientissime, che parlano dello stile, delle scelte, dell’importanza globale della musica dei Gentlemen, chiariscono la portata della loro influenza su altri gruppi, inquadrano la loro attivitá nel presente e ipotizzano quella futura (!).

Non temete: tutto questo puó essere letto in poche righe, mentre la musica scorre, e le belle foto della copertina aiutano il quadro a comporsi e chiarirsi (bellissima quella che ritrae Waller, Lawson, Emerson e Yates intenti a suonare Duelin’ Banjos con gli strumenti dietro la schiena!).
Ho le mie preferenze fra i pezzi dell’album, ma non mi sembra che sia il caso di fare una ‘lista della spesa’ dei titoli o una classifica delle preferenze, non trovate?
L’acquisto dell’album è naturalmente raccomandatissimo, come traspare da queste mie righe, e come un ascolto intelligente, o anche una semplice occhiata alla copertina dell’album, possono suggerire.
E da buon genovese posso aggiungere che questo disco puó fare ‘risparmiare’ l’acquisto di altri dischi, quindi…

Rebel 2201 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno, 1980)

Silvio Ferretti, fonte Hi, Folks! n. 2, 1983

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