Ennesimo appuntamento con Doyle Lawson & Quicksilver. Ennesimo cambio di formazione. Ennesimo disco di bluegrass gospel. Tutto come da copione. Un copione che i fan del gruppo conoscono bene e che, evidentemente, continuano ad apprezzare.
E’ anche questo che, di sicuro, convince Doyle a non modificarlo. Quindi stessa ricetta, composta dai soliti convincenti ingredienti che determinano il successo della band da una ventina di anni a questa parte.
Winding Through Life è un’altro buon disco, accolto dalla critica internazionale in maniera più che positiva, ma anche questo non stupisce. Tutto ok, quindi?
Certo, e come potrebbe essere diversamente? Il punto semmai, sta proprio qui, la prevedibìlità dei prodotti della premiata Ditta Quicksilver che, pur essendo sempre di alta qualità, può indurre a non ritenere indispensabile ogni suo lavoro.
I dischi costano, e un’attenta selezione negli acquisti è d’obbligo. Pertanto non mi sento di consigliare il CD a coloro che posseggono diversi altri dischi della band. Senza alcun dubbio lo consiglio a tutti gli altri.
Quando Mr. Lawson, al primo accenno di calo d’interesse da parte del suo pubblico, comincerà a dare maggiore spazio alla creatività dei suoi ‘ragazzi’, o a rivedere il proprio stile cercando nuove soluzioni, con la consueta professionalità che lo contraddistingue, allora torneremo ad attendere i suoi nuovi dischi con ansia, così come succedeva in passato.
Ma non si fraintenda: Winding Through Life è un Signor Disco, fatto di canzoni con arrangiamenti vocali angelici e un suono di gruppo al limite della perfezione, che chi non conosce i Quicksilver riterrà bellissimo, in ogni suo aspetto.
Uno, particolarmente interessante anche per i loro fan, è quello del repertorio, questa volta composto nella maggior parte di pezzi moderni e originali.
Sugar Hill CD 3886 (Bluegrass Gospel, 1999)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 53, 2000