Gli ultimi anni sono stati prodighi di registrazioni degli ‘Assi’, tra canzoni nuove e rivisitazioni del glorioso passato o album live, ma un disco di blues, fortemente voluto dal loro front-man Russell Smith, riesce ancora una volta a sorprenderci piacevolmente.
I tre sesti degli ARA diventano un quintetto e ai superstiti Russell Smith, voce, chitarra ed armonica, Jeff Davis, basso, e Billy Earheart, tastiere, si affiancano collaudati personaggi come Fred James, chitarra e co-autore di molti brani, e Brian Owings, batteria.
La ‘soulfull’ voce di Russell sembra fatta apposta per cantare il blues e l’album prende il titolo dalla sua classica The Blues, The Whole Blues, Nothing But The Blues, qui in una bella e sentita versione con il co-autore Gary Nicholson alla chitarra.
I ‘Blues-ARA’ interpretano 14 brani originali composti dallo stesso Smith con personaggi come Bobby Carmichael (The Chance You Take, The Kind) o membri della band.
Da segnalare anche la presenza di Jimmy Hall, armonica nella splendida ed accattivante One Tear At Time.
Il campionario abbraccia ogni sfumatura di sonorità Memphis e southern-blues toccando lente e toccanti blues-ballads, sonorità impregnate di soul, r&b, New Orleans o jazzy, lasciando poco spazio al ripetitivo blues-rock sound spacciato oggi da molti gruppi.
Si evincono un feeling superiore, una tecnica strumentale sopraffina, arrangiamenti nitidi ed incisivi e infine, ma non meno importante, una delle più belle voci americane cantare cose in cui crede, che ‘sente’ in modo particolare.
Il Russell Smith blues-voyage onora il titolo del disco e quest’ultimo si conferma blues e soul singer dall’inarrivabile potenziale espressivo.
Chi cerca sonorità d’altri tempi, oserei dire immortali, passi di qui: il blues è servito.
ARA 61182 (Country Rock, 2004)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 44, 2004