Da Waco, Texas, un altro songwriter country che sembra destinato a rinverdire i fasti delle sue stesse fonti d’ispirazione: le western ballads di Marty Robbins e il progressive country di Waylon Jennings e Willie Nelson.
Da sempre fans della country-music ‘Made in Texas’, Brian inizia a suonare professionalmente come batterista per poi passare alla chitarra. Diventa un cantautore agli inizi degli anni ’80, ma il suo primo album arriva solo nel ’97, Highway, Heartaches & Honky Tonks.
Mentre la sua fama locale cresce, nel 2000 pubblica Angels And Outlaws, di cui questo concept album dal titolo The Eagle & The Snake: Songs Of The Texians è l’atteso seguito. Dopo aver sviluppato la sua personale visione di songwriter un po’ cinico e disincantato, (“lo non so dove sto andando, così non perdo mai la mia strada…” e “Sono troppo vecchio per tornare indietro adesso e troppo giovane per morire…”), Brian si cimenta in un’opera più impegnativa e matura che si può definire una sorta di storia del Texas o, meglio, dei texani, in canzoni.
Brian Burns, vocalist dalla voce piena, calda e matura, scrive infatti magnifiche e sentite ballads sulla sua terra, alternando un autentico honky-tonk feeling con un puro stile country & western.
Avvicendandole a classici della musica texana firmati da Tom Russell, Gary P. Nunn, Larry Joe Taylor, tutti presenti come vocalist nell’album, o da Hoyt Axton e dal suo mentore Marty Robbins, Burns compone un affresco storico del suo paese dal punto di vista o, se preferite, con la filosofia, dei cow-boys.
Burns suona tutti gli strumenti: chitarre, tastiere, basso e batteria, cantando i due secoli di storia recente del suo paese alternando le sue nuove canzoni a celebri brani epocali o a pezzi dell’800.
E’ già annunciato un secondo capitolo.
Bandera 0003 (Singer Songwriter, 2003)
Luigi Busato, fonte Out Of Time n. 40, 2002