Due parole giusto per parlare di quanto positivo abbia questo disco. I suoi lati negativi sono gli stessi di cui ho scritto nelle precedenti recensioni dei dischi della band: la voce lead di Larry Stephenson, un repertorio troppo ‘dolce’, un suono troppo pulito e asettico, la mancanza di quel soul di cui il bluegrass non può fare a meno. I lati positivi: il banjo di Dale Vanderpool, ottimo, preciso, dal buon drive e suono; la chitarra di Shannon Slaughter, fluida, influenzata in parte da Tony Rice, ma anche a sufficienza personale; la voce del chitarrista, lead sfortunatamente solo in un paio di pezzi; il suono di gruppo, buona coesione e consapevolezza dei ruoli; la presenza di Tim Smith e Sleve Wilson, sempre bravi rispettivamente su fiddle e dobro.
Anche questa volta per il repertorio si pesca nella country music: Gary Scruggs, Travis Tritt, Holly Dunn, Ernest Tubb e Louvin Brothers
Scusate ma non ho davvero altro da aggiungere, passo e chiudo.
Webco 0147 (Bluegrass Moderno, Bluegrass Tradizionale, 1994)
Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 28, 1995
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