Clamoroso ritorno per l’autore di Anderson, Ohio. Ci troviamo di fronte ad un songwriter East-coastiano che sembra subire, come McMurtry, Cougar e tanti altri, il fascino dell’’heartland’. Questo magnifico CD più libro, ispirato ancora una volta alla novella Winesburg, Ohio dello scrittore Sherwood Anderson (autore che ha lasciato un segno indelebile come musa di Reed) è un appassionato viaggio poetico-musicale nel cuore della provincia e della stessa tradizione musicale ‘Americana’. The Riggley Road Stories è un complesso quadro poetico musicale di un cantautore che si serve di melodie e parole per tratteggiare storie della provincia americana.
‘Ghost-stories’, che unite le une alle altre, diventano un’opera grande, facilmente intelligibile dai cultori della letteratura americana contemporanea non meno che dagli amanti del cantautorato d’autore. Ogni canzone è un breve racconto, dal fascino di qualcosa di tramandato dalla tradizione orale, storie-quadri che si incastrano le une nelle altre proprio per dire qualcosa di più del piccolo orizzonte che coprono. La colta e levigata ‘roots-music’ ruota attorno alla Riggley Road del libro, il contenitore di tutte le storie-canzoni, e Rees Shad e la sua band, quasi si trattasse di una colonna sonora, ne sottolineano i passi più importanti passando dall’universo musicale folk, country e rock con grazia e leggerezza.
Se la veste grafica è unica per gusto e bellezza e la parte letteraria non è da meno, non bisogna sminuire quella musicale, realizzata con la consueta qualità negli ormai mitici studi di Argyle, N.Y..
Co-protagonisti sono il producer Gary Burke e la band di Shad – Doug Ford, chitarre, Rob Kovacs, batteria e Mike Derrico, basso – che lo affiancano in una delle più belle, credibili e godibili produzioni cantautorali della stagione.
Sweetfish SW 005 (Singer Songwriter, Folk, 1998)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 28, 1998