Un paio di anni fa, quello che è considerato il cantautore canadese più rappresentativo, cadde in coma. Quando fortunatamente si riprese, la prima cosa che gli balenò in testa fu: “Devo fare un disco”. Prese una serie di demo che aveva preparato qualche tempo prima di cadere in coma, ci aggiunse qualche spartano accompagnamento sonoro, ed ecco qua Harmony, il suo primo disco di canzoni nuove in circa sei anni. Chi ama Lightfoot troverà (più o meno) le atmosfere che lo hanno reso celebre, piccoli bozzetti di vita affrescati a tinte leggere, quasi sussurati, dove l’impianto sonoro è solidamente folkie con leggere aperture strumentali. È però anche un disco che rivela una certa pochezza compositiva: i brani si trascinano tutti molto simili a loro con pochi spunti davvero vitali (tra questi River Of Light e The No Hotel). Ma forse, a 66 anni compiuti, non si può chiedere di più.
Spin Art 144 (Singer Songwriter, Country Folk, 2004)
Paolo Vites, fonte JAM n. 106, 2004
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