A breve distanza da Times Have Changed, secondo disco per la Binky, label che offre “southern music at its best” di questo songwriter dell’Oklahoma. Tom Skinner è la voce che meglio incarna il ‘red dirt’ sound, oltre che una delle penne che meglio la descrive. Vi abbiamo già tracciato una breve storia del suo poco fortunato esordio con la Skinner Bros Band, l’impatto con Nashville, i Santa Fé (band di cui faceva parte Garth Brooks) e del ritorno a casa, i Twanglers, prima di trovare una dimensione nella seconda metà degli anni ’90 come solista.
Acoustic è un nuovo album totalmente acustico che esalta proprio le sue qualità di performer in questa dimensione. Una prova, ‘unplugged’ e solitaria, che evidenzia proprio le qualità di chitarrista e le doti vocali di questo espressivo interprete.
Tutti i brani, ad eccetto di una pregevole cover di $ 1.000 Wedding ripresa da Gram Parsons, sono brani originali di Tom o scritti da altri ‘Okie’ compadres. Abbiamo così il piacere di ascoltare songs di noti ‘red-dirt’ singers: Enjoy The Ride, Greg Jacobs, Mama Must Be Praying, Bob Childers, Hey Sarah, McClure dei Great Divide, sino alle sue songs più o meno note che brillano nella delicata ed intimistica dimensione per voce e chitarra. Fine & Mellow, I Take My Own Breath Away e Awkward Age lo vedono muoversi, con sensibilità pari alla grazia dell’acustico incedere, in una dimensione cantautorale ‘rootsy’ tra folk e country.
Non meno accattivanti sono le songs degli altri songwriters, che Tom personalizza dall’alto di una voce bella e seducente e da uno stile chitarristico molto incisivo nel far risaltare le melodie di ogni brano. Burton, Erickson, Williams e Wiles, sono tanti personaggi che potete segnare sulla vostra agenda sotto la lettera o, ‘Okie’, oppure r, ‘red dirt’. Skinner rende al loro ‘songbook’ un gran servizio.
Binky 1012 (Singer Songwriter, 1998)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 26, 1998