Jimmy LaFave - Road Novel cover album

Confortato da una veste grafica adeguata e più che mai in tema, arriva dagli States un’altro lavoro dedicato all’America ‘on the road’, quella più vera e più comune. Viaggia in auto o con il Greyhound, dorme in motels, percorre strade senza fine e tutte uguali nella loro solitaria bellezza. Come tutte simili sono le case di periferia, simili i quartieri suburbani delle città da cui desiderano evadere ì prigionieri del ‘sogno americano’.
Road Novel, il nuovo lavoro del menestrello di Wills Point, Texas, evoca proprio questo mondo, povero e semplice, dove la cosa più importante è la speranza, il cambiamento, la possibilità di migliorare, e, per ottenere ciò, bisogna muoversi, viaggiare. Le nuove storie di Jimmy LaFave, songwriter dagli occhi chiusi ma dal cuore aperto, cantano proprio emozioni e speranze di personaggi semplici e drammatici nella loro inquietudine-solitudine. Anche loro romantici, pur nel perseguimento dì piccoli e non chiari ideali.

Dopo il progetto acustico ed “il bisonte che ritorna nelle praterie”, che ha confermato la superiore caratura artistica di questo songwriter nel popolatissimo mondo del cantautorato d’autore, rivelando una capacità unica nei sintetizzare poesia-melodia-interpretazione, arriva il nuovo album elettrico. Road Novel segna il ritorno all’introspezione, alle emozioni dei singoli.
Ad eccezione della Dylaniana Buckets Of Rain, nessuno può cantare Dylan con tanta sensibilità e, perché no, credibilità e grazia, come lui negli anni ’90, e della non meno sentita Home Sweet Oklahoma di Leon Russeli, Jimmy ha vissuto a lungo in questo stato, LaFave canta nuovi brani originali.
La band rimane praticamente invariata: Randy Glines, basso, Rick Poss, chitarre, lap-steel, mandolino e dobro, Stewart Cochran, tastiere, e Eric Hansen, batteria, a sostituire Chris Massey. Alcune chitarre di Austin a sostegno, David Murray, Danny Barnes, Mitch Watkins, Kim Platko, e la brava Darcia Deaville responsabile di violino e mandolino.

Non cambia nulla, il responsabile del Jimmy LaFave-sound, un bellissimo e non apprezzato folk-rock cantautorale tra Dylan e gli Stones, è lui, i collaboratori non creano differenze sostanziali. Road Novel è una nuova magistrale collection di sue songs, vi regnano la personale voce del protagonista, dolce e malinconica come sempre, gli arrangiamenti elettro-acustici delle chitarre, ben supportati dal caldo suono dell’organo, dallo scintillante piano. Nelle sue magistrali ballads, come nel suo vibrante rock, troviamo la vena nostalgica-eroico-romantica di un’America che non riesce a ritrovare nel suo presente e nel suo futuro i valori di ieri, del passato.
Love-songs e traveling songs risentono di questa situazione di sfiducia, della mancanza di pace interiore, e Jimmy riesce ad esprimerne, con un raro insieme di parole, musica e interpretazioni, ansie, desideri, speranze, di una generazione che volge al declino senza esser riuscita a cambiare, a costruire.

Che prevalgono dure sonorità elettriche delle chitarre, legate da un costante lavoro di piano ed organo, affascinante caratteristica del suo sound, o più delicate trame per strumenti a corda, preziosa la Deaville in brani semi-acustici come l’epica The Great Night, Never Put The Blame o nell’honky-tonk oriented Ramblin’ Sky, Jimmy si conferma interprete ed autore carismatico.
Leggendo e rileggendo queste Road Novel, ritroviamo un pò anche noi stessi. LaFave chiude gli occhi per mettere a fuoco non solo le contraddizioni del sogno americano ma, più in generale, quelle di una generazione. Una delle più belle voci dell’attuale scena rock non solo le ha scritte, ma ci dá la possibilità, attraverso tanto strumento espressivo, di percepirne ogni sfumatura, ogni chiaroscuro.
Partite con lui ad occhi chiusi e, quando la mente è aperta, assicuratevi che lo sia anche il vostro cuore, per far si che possiate condividere le emozioni delle love- road-songs di Jimmy.

Bohemia BBEA 07 (Singer Songwriter, Alternative Country, 1997)

Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 20, 1997

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