Inizio subito con una premessa: il CD che vado a recensire è indicato soprattutto ai mandolinisti e/o grandi appassionati dello strumento, con ascolti allenati al jazz inteso come musica con grandi momenti di improvvisazione. Per gli altri forse è meglio restare ad un ascolto più easy. Il lavoro presenta 11 tracks registrate live esclusivamente in duo, quindi senza alcuna sovra-incisione, tutte a firma Thile e Marshall. Eccezion fatta per J.S.Bach Dm Gigue (From Solo Violin Partita # 2) arrangiata dal solito Marshall, e Sedi Donka pescata dalla tradizione bulgara dove interessante è l’intro ritmico creato dal connubio dei mandolini suonati, o meglio grattati, con le corde stoppate e l’uso delle voci. Altre volte ho parlato della passione di Marshall per la trascrizione di brani classici, ma il risultato ottenuto in questo arrangiamento per mandocello e mandolino supera di gran lunga altri episodi simili. Si può notare appieno il talento ormai affermato e la versatilità indiscussa di Thile.
Il disco non è di semplice ascolto, le melodie non sempre facili si arricchiscono di preziosismi sostenuti da una tecnica individuale sopraffina ed una padronanza dello strumento invidiabile. Molto spazio è lasciato a momenti d’improvvisazione, e c’era da aspettarselo, terreno in cui i due nell’essere a proprio agio s’intendono perfettamente. Come dicevo, un disco non facile, quindi non da relegare al primo ascolto ma da consumare ripetutamente e con concentrazione. Prendetevi una pausa dal resto del mondo, fermatevi ed entrate nell’atmosfera del CD, rimarrete estasiati dalla scelta raffinata delle note in gioco e da alcuni passaggi che vi faranno dimenticare le casse del vostro stereo per andare oltre, sul palco, dove solo per voi questa sera, ladies and gentlemen on stage…
Sugar Hill 4010 (New Acoustic Music, 2006)
Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2006
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