Bob Dylan – Under The Red Sky cover album

Di questo disco di Dylan, Under The Red Sky, se ne parlava ormai da molti mesi e quando ancora Oh Mercy stava riscuotendo gli entusiastici elogi della critica si sapeva che Dylan era all’opera con i fratelli Vaughan per il seguito di uno dei suoi migliori LP degli anni ’80.
Il risultato di questa attesa è un Under The Red Sky che riporta il buon Robert Zimmerman se non proprio alle origini sicuramente a molti anni addietro.
Il disco è profondamente lontano da Oh Mercy: siamo di fronte ad atmosfere on the road, insomma ad un disco godibilissimo soprattutto se ascoltato in cassetta durante un viaggio in automobile, e credo che questa valutazione già dia di per sé il senso del lavoro portato a termine da Dylan in poco meno di un anno di sala.

Naturalmente l’album è stato inciso in vari studi e con musicisti diversi; con ruoli più o meno determinati possono essere citati George Harrison, David Crosby, Al Kooper, Elton John, Slash dei Gun’s and Roses e naturalmente i fratelli Vaughan. Chi comprerà questo disco, magari per avere un ulteriore ricordo del grandissimo Stevie Ray, forse rimarrà deluso perché come sempre malgrado il grado di ‘nobiltà’ gli ospiti sembrano completamente aderire alle volontà musicali e di suono espresse da Dylan, e quindi si sottomettono alla volontà di un musicista che con questo nuovo capitolo mostra ancora una volta di essere probabilmente la mente più lucida del rock, il musicista che più di ogni altro potrà fare di questa musica qualcosa di veramente indimenticabile.
Un disco perfetto, equilibrato, giustamente ripetitivo e candidamente ancorato al passato, un disco per tutti: grandi e piccini amanti del rock.

CBS 467 188 2 (Roots Rock, Singer Songwriter, 1990)

Giuseppe Barbieri, fonte Chitarre n. 56, 1990

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