Eccellente debutto in chiave progressive country per questa giovane cantautrice di Nashville. Una produzione di Bill VornDick per la Compass, realizzata per l’Europa dall’inglese Demon, ci rivela un personaggio che ricorda Nancy Griffith, sulla scia di produzioni di vocalists come Kate MacKenzie, Kate Campbell e Kathy Chiavola.
Perfect World ci porta il calore e l’autenticità di una fresca voce femminile che interpreta e scrive country-music, con belle song dalle delicate e contemporanee sfumature bluegrass e folk. Supportata da una band di ottimi musicisti, dove spiccano proprio alcuni membri della live band della Griffith, Judith Edelman ci regala momenti acustici di pregevole fattura che ben si intonano con la calda e pura voce.
Nel creare il suo delicato ed acustico sound, che è una originale miscela di new country, folk, bluegrass e new-acoustic music, spiccano i nomi di Jerry Douglas, virtuoso del dobro, Alison Brown, banjo, l’esule Clive Gregson, chitarra e organo, ed i preziosi Randy Howard, violino, e Matt Flinner, mandolino e bouzouki. Nashville partorisce, una volta tanto, un personaggio vero, passionale ed ispirato, e non il solito stereotipo country. Judith è una cantante-chitarrista che scrive con testi vibranti e pieni di speranza: Perfect World ne è la degna title track.
Country-songs pervase da grande grazia e sentimento. Pass It On, la dolce ed invernale Hardest Time Of The Year, si alternano a folk-ballads attualissime, Morning People e la drammatica Not Far To Fall giocata su chitarra e cello; oppure a brani folk dalle sonorità più tradizionali, Why’d You Wait So Long, percorsa da un caratterizzante pennywhistle.
Se siete felicemente sintonizzati con i personaggi femminili qui citati, la Edelman non vi deluderà di certo.
Demon 787 (Folk, Bluegrass Moderno, Singer Songwriter, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 21, 1997