Un’altra raccolta di canzoni di Hank Williams per la nostra collezione.
Si tratta stavolta di quella proposta dal vecchio rocker canadese Ronnie Hawkins, in un periodo che, lasciati da parte gli Hawks, si cimenta in interpretazioni di standards. Siamo nel 1962 stavolta, il che non ha poco significato, di fronte tuttavia ad un lavoro che riesce a farsi apprezzare sufficientemente. Perché si coglie in esso la voglia di far bene, la serietà del tentativo, il profondo rispetto per chi è unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi maestri della musica americana di stampo popolare.
Un lavoro mirato, secondo le note di copertina, a ricercare con passione i suoni già reconditi, le semplicità eleganti e i sottofondi ora commoventi ora tetri della musica di Hank Williams.
Ronnie Hawkins sembra essere sempre stato un cantante country nella circostanza, tanto è a suo agio in brani quali Hey Good Lookin’, You Win Again e così via.
E anche se di certo infastidisce oggi la presenza delle Anita Kerr Singers, le vocalists di Nashville chiamate a rimpolpare, secondo la moda di allora, ogni costrutto sonoro proposto, presenza fortunatamente controbilanciata dall’efficace opera di accompagnamento della chitarra elettrica, non ci sentiamo per essa di condannare un disco che avremmo gustato fino in fondo ai suoi tempi.
Ascoltiamo Nobody’s Lonesome For Me, l’unico pezzo senza chorus e con un bel solo di electric guitar prima e di piano poi, la bella ballata Ramblin’ Man almeno fino al ritornello o il superclassico Jambalaya che proprio non ci stanca mai; è solo tempo perso?
Se pensiamo di no ecco allora che c’è qualcosa che ci attrae.
Edsel EDCD 387 (Traditional Country, Country Acustico, Country Folk, 1994)
Raffaele Galli, fonte Out Of Time n. 6, 1994
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