CD americano per la piccola etichetta di Dale Davies, del cui ritorno sul mercato prendiamo atto con piacere (vedasi anche The Legend & The Legacy di Sneeky Pete). Niente di nuovo sotto il sole, questa è semplicemente la ristampa del famoso album del ’67 della International Submarine Band di Gram Parsons nel nuovo formato. Più passano gli anni, più lo si apprezza questo disco: ecco l’osservazione più immediata che il suo ulteriore ascolto ci procura. Forse quando lo si era trovato all’epoca del coinvolgimento di Gram coi Byrds, non aveva suscitato lo stesso effetto, non aveva lasciato la stessa impressione. Gram rivela fin da questa sua prima prestazione professionale tutte le sue capacità vocali, la sua grande forza interpretativa. La sua voce mostra di saper riprodurre con straordinario realismo le sue emozioni. Il suo è un modo di cantare per emozioni, è un cantare che sembra vicino allo spezzarsi, è un cantare che appare come una recitazione per dare la sensazione che altro c’è oltre la storia che sta svolgendo la canzone.
Si diceva, si pensava ci fosse qualcosa ancora di grezzo nella sua voce, qualcosa di non ancora maturato completamente in questa circostanza. Niente affatto, qui c’è già il Gram che sarà osannato e incensato nella sua esperienza Byrdsiana, nel suo primo disco coi Flying Burrito Bros., nelle sue opere da solo. Ascoltiamo Blue Eyes, recentemente rifatta ma non con la stessa passionalità dai bravissimi Uncle Tupelo, Miller’s Cave, piccola perla espressiva, Do You Know How It Feels, che sarà registrata anche dai primi FBB ma non è detto con risultati superiori, Luxury Liner, resa famosa da Emmylou Harris. Confrontiamo Satisfied Mind con l’edizione Byrds di Turn, Turn, Turn, pensiamo alla intelligente miscellanea blues/country Folsom Prison Blues/And That’s All Right. Qualche dubbio?
Shiloh SCD 4088 (Country Rock, 1994)
Raffaele Galli, fonte Out Of Time n. 3, 1994
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