Joe Page - Alaska Mando cover album

Come faccio spesso, ho navigato nelle news del sito www.mandolincafe.com. Tra le novità la copertina del CD che, dopo uno scambio di cordiali e-mail, l’autore mi ha inviato in amicizia. Attivo da 15 anni nell’ambiente bluegrass dell’Alaska, Joe Page ha deciso di autoprodurre il suo progetto contenente 12 tracce strumentali, di cui 11 di sua firma, aventi ovviamente il mandolino come strumento principe. Macho Hairpis apre le danze con un’accattivante melodia in stile calypso. Segue la più bluegrassara Delawere River Mud dove le radici musicali di Joe si lasciano trasportare in assoli freschi ed originali. Biorhythms ci fa capire che il nostro non disdegna gli ascolti del maestro Grisman.

A questo punto però è d’obbligo un elogio alla band composta da Joel Kadarauch chitarra e banjo, Greg Booth dobro, Angela Ouden violino, Dan Booth basso acustico, gli ospiti Mike Mickelson alla chitarra e Dave Arrowsmith al basso elettrico. Band di assoluto rispetto, piena e compatta con un bel suono deciso ed intrigante. Il brano dal titolo 25 riprende ancora il sapore calypso per passare poi a Hang ‘Em High, firmato da Dominic Frontiere, che invece ricorda le colonne sonore dei film western di Sergio Leone. Nuovamente bluegrass di qualità con 23 a cui fa seguito la grismaniana Liberty Creek con tema in doppio mandolino. Non poteva mancare una ballata che troviamo in Room con intro di dobro alla Flux, quindi Ca Va quasi un fiddle tune. Si prosegue con Via Casitas dove si notano gli ascolti dedicati a Mike Marshall, ed anche in zona jazz-swing il caro Joe non si perde d’animo. Per finire prima il ¾ Two Pie Garage e poi Behind The Curve che chiude l’album con una finale spruzzata di sano bluegrass. In definitiva, un CD gradevolissimo che consiglio indistintamente a tutti. Grazie Joe!

Autoprodotto (New Acoustic Music, Bluegrass Progressivo, 2007)

Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2007

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