Ci sono parecchie piccole sorprese tra queste 15 canzoni inedite di 15 Unreleased, almeno nella versione qui riportata, scelte da Ovans come antipasto del prossimo album che non dovrebbe tardare ormai più di tanto. Quindici canzoni che coprono, non solo idealmente, le diverse tappe artistiche di Ovans, errabondo folk singer i cui primi passi muovono dal Greenwich della metà dei Settanta, passano per Nashville e arrivano, per ora almeno, a Austin, Texas.
Marginale per scelta tanto alla scena di Nashville quanto a quella di Austin, Ovans reca le stimmate ricevute al Greenwich, all’epoca una città fantasma nella quale si aggiravano tuttavia songwriter come Phil Ochs (o ciò che ne restava) e Tim Hardin, già posseduto dai demoni lisergici, assieme agli echi di quella stagione, vecchia solo di dieci anni, aperta e chiusa da Dylan.
In 15 Unreleased, Ovans ha messo assieme, quasi a comporre un album dei ricordi, pagine scritte e registrate ancora prima del suo debutto discografico (Industriai Days, 1991), tracce live e versioni alternate di brani editi. Le sorprese vengono soprattutto da queste due ultime, come ad esempio le ruggenti versioni dal vivo, risalenti agli anni 1991-1992 di Wild Wind Blowing, Reputation e Little Child, registrate al Douglas Corner di Nashville, o i demo risalenti alla seconda metà degli ’80 di Honey, Honey, Honey e These Days. Tutte canzoni del periodo Nashville, così come la splendida versione di Angelou, a differenza di quella apparsa su Tales From The Underground, qui in versione full band.
Più vicine all’oggi i live di Brakeman’s Blues, il medley blues di Rita, Memphis & The Blues/James Dean Coming Over The Hill, Killing Me, registrate nel 1999 tra Austin (show radiofonico) e Londra (Bottom Line). Le due canzoni più recenti, Sun City, registrata nell’ottobre 2001, e Backroad Blues, ri-registrata quest’anno, sono due piccoli incubi delta blues, nei quali Ovans flirta con il fantasma di Robert Johnson.
Floating World 7014 (Singer Songwriters, 2002)
Mauro Eufrosini, fonte JAM n. 88, 2002
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