La premessa necessaria e doverosa ad Alchool & Tears, riguarda l’assoluta mancanza di notizie sia per quanto riguarda la composizione delle Well Oiled Sisters sia per ciò che concerne l’etichetta relativa. Le uniche note che possono essere fornite provengono direttamente dal libretto allegato: ci troviamo di fronte ad un quintetto interamente femminile, probabilmente americano, e ad una casa discografica esordiente, sicuramente inglese.
Ad onta della copertina, invero orribile, e del nome della band, le ‘sorelle ben oliate’ offrono un lavoro divertente e ben confezionato, dal sapore marcatamente country. Il riferimento immediato, come impostazione, sembra essere l’album più riuscito, ad avviso di chi scrive, della canadese k.d. Lang. Mi riferisco a Absolute Torch And Twang, splendido album della cantautrice testé nominata, che non lasciava affatto presagire le tristezze successive. Ma questo è un altro discorso.
Tornando alle nostre ‘sorelle’, va detto che Alcohol & Tears si rivela, di primo acchito, un prodotto di puro consumo, divertente ed ‘estivo’ nel senso positivo del termine, crescendo inaspettatamente con il susseguirsi degli ascolti. Ci si accorgerà, con la necessaria pazienza, dell’intelligente equilibrio fra i momenti più spiccatamente intimisti (vedasi, a puro titolo di esempio, Strange Elation) e quelli più trascinanti ed armoniosi (Trouble e It Ain’t Hand Being Easy). A dominare la scena sono violino e banjo, nella più pura tradizione country & western, senza però che il risultato scada nella routine e nel prodotto di maniera. Niente smancerie per The Well Oiled Sisters, pur nel rispetto del passato: Alchool & Tears si lascia catturare lentamente, offrendo un piacevole retrogusto di prateria americana e festa paesana.
Cycle CD 001 (Country & Western, Traditional Country, 1994)
Luca Marconi, fonte Out Of Time n. 5, 1994
