Tony Rice - Me & My Guitar cover album

Non voglio etichettare questo che per me è uno dei più bei dischi del 1986, poiché qui si ascolta solo e soltanto ottima musica come Tony Rice e pochi altri sanno fare. Con queste premesse avrete senz’altro capito che ci troviamo di fronte a uno dei lavori migliori di questo chitarrista-cantante che, pur firmando solo due brani su dodici, ha saputo con gusto arrangiare a sua immagine tutte le altre songs, prese dai vari Lightfoot, Dylan, Blake, Taylor, Franke & Tyson per farne la sua musica. Dotato di una sensibilità non comune, ha tessuto questa tela composta con sapienza, come la sua creatività delicata e piena di ricercatezza, gli permette di fare ormai con costanza e puntualità in ogni suo album da molti anni a questa parte.

Ineccepibile dal punto di vista sia strumentale che vocale, Tony ci ha anche dimostrato le sue grandi capacità di arrangiatore, e su tutto ciò credo nessuno abbia dei ben che minimi dubbi. Ascoltare questo disco è stato un susseguirsi di emozioni ed è proprio questo che la musica deve dare, più che qualsiasi altra cosa, tralasciando virtuosismi peraltro pregevolissimi e offrendo invece le atmosfere raffinate di Tony Rice ed i sapienti interventi della sua magica chitarra.
Tutto quello che Rice ha toccato fino ad oggi si è molto spesso trasformato in oro, vedi gli ottimi risultati raggiunti con album come Manzanita, Acoustics, Still Inside, Mar West, Backwaters, Church Street Blues, Cold On The Shoulder; per non parlare poi degli stupendi Bluegrass Album e di qualsiasi altra partecipazione, cui ha sempre saputo dare il suo originalissimo tocco di buon gusto.

Molti e famosi gli ospiti: Sam Bush (mandolino), Vassar Clements (violino), Jerry Douglas (dobro), Mark Schatz (basso), Bill Wolf (piano), Cole Burgess (sax soprano), Jimmy Gaudreau (mandolino), Todd Phillips (basso), Larry Atamanuik (batteria e percussioni), Bobby Hicks (violino), Kathy Chiavola (voce) tutti ad accompagnare il grande Tony Rice (chitarra e voce).
Evito volutamente di parlare dei singoli brani poiché l’unica e migliore cosa da fare è ascoltarli, vista la loro bellezza e godibilità.
Tony è senza dubbio il migliore!

Rounder 0201 (Bluegrass Progressivo, Bluegrass Moderno, 1986)

Roldano Boeris, fonte Hi, Folks! n. 23, 1987

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