Take This Song With You dei Maya And The Ruins è un disco frutto di session rilassate ed amichevoli con uno spirito d’altri tempi, lontano dalle tensioni e dalle frustrazioni di quando si deve portare a termine lavori milionari. La protagonista è una musicista della Virginia che si chiama Maya Lerman, di giorno impiegata in una branca locale della Library Of Congress, di sera interessante artista che mette in pratica il lavoro quotidiano.
L’occasione per questo disco lo ha dato la partecipazione al matrimonio di un amico in Louisiana e, grazie a Chris Stafford della cajun band Feaufollet che ha prestato il suo studio, è nato un album sicuramente intrigante e ricco di spunti.
Nei Maya And The Ruins a collaborare ci sono membri dei Red Stick Ramblers, Kristin Andreassen delle Uncle Earl, la brava old-time fiddler Stephanie Coleman, il pianista David Egan e la musicista e ricercatrice appalachiana Anna Roberts-Gevalt per un prodotto che rilegge con gusto e semplicità grandi della musica americana come Jimmie Rodgers, Ola Belle Reed, Grayson & Whitter, Elizabeth Cotten, Memphis Minnie ed altri, affiancando loro addirittura Tom Petty in una splendida cover di Wildflowers e comunque rivisitando con genuina passione repertori old time dall’inalterato fascino.
Train Whistle Blues, Bootlegger’s Blues dal songbook dei Mississippi Sheiks, Roll Along, Kentucky Moon, il country waltz di Easy Livin’, Write Me A Letter e I Wish That You Could Learn To Love Me sono solo alcuni dei momenti da sottolineare in fatto di godibilità e di omaggio sincero alle proprie radici, in un disco, Take This Song With You, che mostra grande maturità.
Maya Lerman merita un ampio riconoscimento da parte degli appassionati di quella che si può genericamente definire roots music.
Autoprodotto (Early Country, Old Time Music, 2012)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2013
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