Dieci anni fa, indirizzata da Geoff Stelling, dal quale avevo appena acquistato un Bellflower, mi venne a trovare una ragazzina americana di diciassette anni che ne dimostrava quindici e che, imbracciando uno stagionato Stelling Staghorn, mi sconvolse letteralmente. Tra uno stacco alla Fleck, una escursione alla chitarra tanto per gradire e qualche break al mandolino, capii di che pasta fosse fatta questa musicista californiana e non mi meravigliai, anni dopo, di trovarla impegnata su vinile con il suo amico dell’adolescenza, Stuart Duncan.
Dopo qualche anno di scarse notizie ne ritrovai il nome nella formazione allestita da Alison Krauss ed oggi, finalmente, posso apprezzarne il lavoro autonomo Simple Pleasures. La formazione base con la quale ha inciso questo disco dovrebbe far intendere in quale considerazione sia tenuta dai musicisti di punta del mondo bluegrass progressivo: non si sarebbero altrimenti scomodati Grisman e Marshall.
Le composizioni sono tutte di Alison: l’atmosfera è vicina alla dawg music grismaniana, anche se la presenza del banjo, strumento tenuto sempre in disparte da Grisman, rende il sound più tagliente, soprattutto nei brani molto ritmati ed accelerati. Le linee melodiche sono elaborate, a volte poco immediate, forse troppo cerebrali, e questo può essere l’unico rilievo negativo di un lavoro che scorre su un livello molto omogeneo, senza cadute.
Volendo citare qualche brano annoterei Leaving Cottondale, Daytime TV, From The Coast, Waltzing With Tula, Sundaze.
Vanguard VHD79459 (Bluegrass Progressivo, New Acoustic Music, 1990)
Mariano De Simone, fonte Country Store n. 10, 1991