Noto più come songwriter che come interprete, Pat Alger è una di quelle figure del panorama ‘nashvilliano’ ingiustamente considerate minori. Il suo nome ci è noto sin dalle mitiche Woodstock Mountain session, ma la sua carriera solista conosce ben poche significative tappe: dall’esordio in compagnia di Artie Traum per la Rounder, allo stupendo ed immortale True Love And Other Short Stories che rivela, in tutta la sua grandezza, anche la statura del Pat Alger interprete.
Autore di brani celebri che hanno conosciuto covers di personaggi come Lyle Lovett, Nancy Griffith, Kathy Mattea, James Taylor, Mary Black e Trisha Yearwood, tanto per citarne alcuni, Pat presenta il suo nuovo song-book per gli anni Novanta.
Prodotto ancora da Jim Rooney con i migliori musicisti di Nashville al suo servizio, Pat ha modo di confermare tanto le sue qualità di interprete che di autore.
Seeds è una gemma prevalentemente acustica che esalta la bella ed espressiva voce di un songwriter capace di scrivere ballads in bilico tra country e folk-music di rara bellezza.
Molte sue nuove songs sembrano pronte per stelle della country-music come Garth Brooks, Kathy Mattea o Trisha Yearwood, che in questa occasione si prestano ancora una volta a fargli da coristi. Altre sembrano uscite dal repertorio di Lyle Lovett – For Lack Of A Better World sembra scritta su misura per lui – ma, come in passato, le preferiamo nelle sentite e toccanti interpretazioni di Pat Alger. Seeds, supportato da essenziali ma immacolati e scintillanti arrangiamenti, lascia il segno in ogni brano per le capacità di interprete di uno degli autori più ‘alla moda’ di Nashville.
Chi cerca il seguito di songs memorabili come Once In A Very Blue Moon, Forever Lovin’ You e Goin’ Gone, non si perda questo compact.
La figura di Pat Alger nobilita il cantautorato americano.
Sugar Hill CD-1041 (Country Acustico, 1993)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 1, 1993