Roland White non ha bisogno di presentazione per i nostri appassionati di bluegrass: sin dagli anni ’50 fu colpito, insieme alla sorella ed ai fratelli, da questa – benigna – epidemia, quella del bluegrass appunto. Con essi fu uno dei primi ragazzi di città a diventare un maestro di questa musica nata nelle campagne del sud ed a portarla in giro per il mondo: chi non ricorda i Kentucky Colonels?
Certo, era Clarence il genio in famiglia, ma questo non fa certo di Roland una figura di secondo piano e negli anni si è conquistato fama solida e duratura.
Troppo lungo sarebbe l’elenco delle prestigiose collaborazioni e degli onori che gli sono stati giustamente tributati nell’arco di tutta la carriera. Certo, il problema oggi è che il bluegrass perfettamente interpretato rischia di diventare accademia o futile virtuosismo e così ogni disco può diventare una sfida che non si vince più solo a forza di hot-licks; così questo Trying To Get To You diviene vincente non solo per la indiscussa personalità degli interpreti (la Nashville Bluegrass Band ed altre stelle come David Grier) ma anche per una scelta dei titoli capace di interessare ed incuriosire.
Non mancano gli omaggi alla tradizione come Ocean Of Diamonds o Toy Heart, ma le cose più interessanti sono gli inediti The Wall Around My Heart e Lucky Break, oppure la sorprendente rivisitazione bluegrass della tittle track, Trying To Get To You, o il divertente Gaieté Acadienne, strumentale composto da Roland in delicato equilibrio fra festival bluegrass e bistrot parigini.
L’album si snoda così con piacevole facilità e all’insegna di un totale buongusto, lasciando semmai, come unica ombra, il desiderio a volte di qualche piccola ‘rottura degli schemi’; ma forse Roland non è la persona adatta e non gliene facciamo certo una colpa.
Sugar Hill SH CD 3826 (Bluegrass Tradizionale, 1994)
Luigi Grechi, fonte Out Of Time n. 6, 1994
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