Mi è bastato ascoltare un paio di sue canzoni per provare un forte senso di invidia verso quelle persone (ne conosco due) che lo scorso settembre si sono potute gustare dal vivo, in Svizzera, questo formidabile gruppo di musicisti. Un’esperienza certamente indimenticabile, a giudicare dal disco.
La registrazione di At The Ryman è stata effettuata il 30 aprile e il 2 maggio del 1991 nel mitico locale che per decenni ha ospitato la leggendaria trasmissione radiofonica Grand Ole Opry e nel quale si sono esibite le più grandi star della country music. Un onore che solo pochi posono avere e lei, Emmylou Harris, c’è andata accompagnata da quella che, a mio parere, è oggi la più esplosiva delle formazioni country, i Nash Ramblers: Larry Atamanuik, percussioni; Roy Husky Jr. contrabbasso; Sam Bush, mandolino e fiddle; Al Perkins, dobro, banjo e chitarra; Jon Randall Stewart, chitarra e mandolino.
Sessanta minuti di musica, sedici pezzi che è difficile immaginare suonati meglio, una vera e propria lezione su come si crea un repertorio vario e omogeneo allo stesso tempo, a metà strada tra il moderno e la tradizione e il calore di una delle più belle voci d’oltreoceano, fanno di At The Ryman un disco già storico.
Impossessarsi di questo CD rientra nei doveri di ogni serio appassionato di country, bluegrass e buona musica in genere.
Reprise 9 26664-2 (Country Acustico, Traditional Country, Country Rock, 1992)
Maurizio Faulisi, Country Store n. 14, 1992
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