Emmylou Harris – Luxury Liner cover album

Emmylou Harris ha vissuto tante vite artistiche e si è messa alla prova anche in generi a lei affini, sebbene forse non sempre congeniali. Se vogliamo però cercare un’opera che sia un compendio della prima parte della sua carriera, quella country, questa potrebbe essere Luxury Liner.

Uscito nel 1976, questo disco si segnala però come l’episodio country della Harris più vicino al rock, soprattutto rispetto ai lavori precedenti, anche grazie alla cover di uno standard rock’n’roll come (You Can Never Tell) C’Est La Vie di Chuck Berry che, con un gran trio violino, chitarra e pedal steel, viene qui servita in salsa country e diventa una hit.

Ci sono però altri brani in questo disco che si possono considerare assolutamente perfetti e mi riferisco alla title track di Gram Parson, già su Safe At Home della International Submarine Band, con le chitarre di Albert Lee e del produttore Brian Ahern che girano a mille e la geniale Pancho & Lefty del gran sfigato Townes Van Zandt. La versione della Harris è fedele, vigorosa e rende giustizia alla grandezza del suo autore.

Making Believe è il singolo che traina l’album anche nelle classifiche pop e che, prima della Harris, era stata portata in classifica da Kitty Wells. Questa dolce ballata è un po’ offuscata dalla bellezza di tutto l’album, ma la sua melodia ti entra subito in testa e si ascolta sempre con gran piacere. You’re Supposed To Be Feeling Good del fido Rodney Crowell è un po’ Eagles e un po’ soul e vede due grandi chitarristi come Albert Lee e James Burton a duettare.

A me piace molto anche Hello Stranger con Nicolette Larson. Quel batti e ribatti tra le due è un momento estremamente gradevole dell’album e poi c’è She di Parson e Chris Ethridge, periodo Burritos, che grazie alla venatura gospel si adatta perfettamente alla voce della Harris.

Meno interessanti, ma comunque di tutto rispetto, sono il pezzo finale dell’LP, scritto dalla Harris con Rodney Crowell, Tulsa Queen (…ancora una ‘Queen’ a chiudere un suo disco come per Pieces Of The Sky…), I’ll Be Your San Antone Rose di Mrs. Susanna Clark, moglie del grande Guy, e la cover dei Louvin Bros., When I Stop Dreaming, che mi sembra più valida per le voci (tra cui c’è la Parton) che per la musica, a mio giudizio, un po’ troppo ‘annacquata’ dai violini.

Comunque Luxury Liner è un disco da avere assolutamente e da riascoltare sempre, se non altro per i pezzi di Gram Parson, Townes Van Zandt, Chuck Berry e, ovviamente, per la voce di Emmylou Harris.

Reprise 2998 (Country Acustico, Traditional Country, Country Rock, 1976)

Fabrizio Demarie, fonte TLJ, 2005

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