Personalmente ho sempre trovato interessanti le antologie nell’ambito blues e rock-blues. E’ una proposta in grado di rendere leggibile una determinata area geografica, fotografare un segmento musicale. Ed è questa l’intenzione di More Good Whiskey Blues, volume che segue l’interessante Good Whiskey Blues.
Dieci i gruppi coinvolti per un totale di quindici brani, alcuni sono nomi già noti, altri totalmente sconosciuti ma testimoniano la vitalità di uno stile, anche in uno stato minore per il suo contributo al blues e rock blues come il Tennessee.
Tra i nomi ritrovati Buddy Flett (ex leader dei bravi e non dimenticati A. Train) che presenta due dei momenti più piacevoli del CD, il delizioso, Blues In A Honky Tonk Key, in puro stile C.C.R. e Third House On The Left. L’ex tastierista degli Allman Brothers, Johnny Neel, si presenta con While She’s In Love, dando al suo chitarrista Jack Pearson la possibilità di segnare il migliore assolo della raccolta.
Il gruppo Lost In Detroit, sigla sotto la quale operano altri navigati professionisti, rendono omaggio ad uno dei gruppi culto per eccellenza, gli inglesi Pretty Things, interpretando il classico, I Want To Make Love To You, in puro stile Pretties.
Buoni anche i Planet Rocker, che con lo shuffle Tennessee Woman sono indubbiamente un altro dei punti alti della raccolta.
Una segnalazione particolare tra i debuttanti: La Metro Blues All-Star, che si presenta con quattro brani, sotto la guida del cantante armonicista Nick Stump, eseguendo un efficace Chicago blues. Il gruppo degli Hypnotics (già conosciuti per il loro ottimo album Sweet Home Tennessee inciso assieme ad Homesick James su Appaloosa) convince con il brano blues Petrol. Gli ultimi tre gruppi seppure leggermente inferiori a quelli citati, chiudono in bellezza questo More Good Whiskey Blues.
Taxim TX 1010 2 TA (Roots Rock, 1993)
Umberto Tonello, fonte Out Of Time n. 3, 1994