Terzo lavoro di Sara K. una cantautrice dallo stile acustico, con grandi capacità vocali, che ricordano la migliore Joni Mitchell, spaziando da blues-ballads, al jazz, fino a delicate lovesongs interpretate con uno splendido feeling.
Accompagnandosi con una chitarra a quattro corde con accordatura aperta, Sara K. apre Play On Word con Horse I Used To Ride ballad con chitarra, piano e percussioni, già uno dei brani migliori. Stop Those Bells a due chitarre con la slide di Larry Campbell in evidenza è uno splendido blues. If I Could Sing Your Blues è una jazzblues ballad con la voce di Sara che, accompagnata da una tromba alla Chet Baker piano, basso e batteria, vola a toccare livelli di pura bellezza emotiva.
Un blues con Turned My Upside Down, due chitarre, slide acustica, bass and drums, un brano che ricorda le cose migliori della grande Bonnie Raitt. Maritime è una splendida bossanova; Wouldn’t It Be Loverly uno standard di Lerner and Lower, solo voce e chitarra, vi farà apprezzare le ottime doti di jazz singer di Sara K.
L’album prosegue con Man Child a jazzy-blues song con piano blues e chitarra slide, un pezzo dalle atmosfere Waitssiane di Blue Valentine. Grande introduzione di slide per Burnin’ Both Ends un gioiello di canzone, il miglior pezzo del disco. Second Wind è una ballata che richiama ancora la prima Joni Mitchell; History Repeats Itself conclude Play On Word con suoni notturni, molto jazz, e l’ottima tromba di Lou Soloff, un album splendido, registrato ottimamente come tutti i CD Chesky, di una cantautrice tra le più dotate. Un’artista che vi consiglio di scoprire al più presto.
Chesky JD 105 (Singer Songwriter, 1994)
Paolo Burato, fonte Out Of Time n. 3, 1994