Questa icona della country music, intesa nel senso più lato del termine (leggete le note di copertina di …And Friends per inquadrare questo esuberante 72enne) si ripropone per affrontare la sesta decade della sua gloriosa carriera. Reduce, con i suoi rinnovati e mitici Brazos Balley Boys, da regolari tours ed apparizioni nei principali country shows in tutto il paese, Grand Ole Opry compreso, Hank ritorna con un singolare progetto discografico che alterna brani inediti a suoi standards in nuove versioni che lo vedono duettare con personaggi celebri della country music e del rock.
…And Friends, realizzato con un cast stellare di side-men che vede impegnato tutto il firmamento di Nashville, è un riuscito e coinvolgente progetto, curato e prodotto da Bill Millet, che spazia con gusto e grande sensibilità dal western swing all’honky-tonk, dal jazz al country, dallo swing al rock & roll. Una panoramica all’indietro nel tempo nella musica americana attraverso uno dei suoi ‘testimonials’ più autentici e credibili, personaggio che ha contribuito in modo determinante e significativo all’evoluzione dell’intero show-business.
Tra lo scintillare delle steel guitar, che guizzano con grande grazia da un brano all’altro, entrate di chitarra in puro stile Merle Travis, lo swingante pianismo, i danzanti violini, Hank si mette in sintonia con le stars del nuovo country con ispirati brani scelti tra presente e passato: Vince Gill, Six Pack To Go, David Ball, Get The Hell Out Of Dodge, Junior Brown, Gotta’ Sell Them Chickens (strepitoso alla chitarra nell’imitare le protagoniste della canzone), Marty Stuart, Green Light (fantastico al mandolino elettrico), Brooks & Dunn, Hooked On Honky Tonk (firmata da Wylie Gustafson dei Wylie & The Wild West Show, presente in alcuni brani alla chitarra e come vocalist).
Di non minor intensità sono i duetti con George Jones, Hey George, Hey Hank, Kitty Wells (lanciata proprio da Hank) & Tanya Tucker, con brani di grande capacità emozionale come The Wild Side Of Life/lt Wasn’t God Who Made Honky Tonk Angels.
Hank tiene benissimo la scena anche da solo con songs senza tempo come Sobering Up e I’ll Still Be Here Tomorrow, dove troviamo ancora il suo epigono degli anni ’90 Wylie a supportarlo come corista con Billy Thomas. Se la sua musica, al pari del suo eclettico e swingante country feeling non sente l’usura del tempo, vi sono poi momenti che manderanno in estasi anche il più esigente pubblico del rock. Sublime è il suo duetto con Lyle Lovett, Total Stranger. La vissuta, ma sempre levigata, voce di Hank incontra quella caratteristica di Lovett in un brano che è l’unione di due stili non lontani l’uno dall’altro. Il singolare risultato è un country-rap veloce, brioso e swingante, che potrebbe essere stato scritto di recente dallo stesso Lyle Lovett.
Ma i momenti di maggiore suggestione vengono, forse, dalla famiglia Bramlett. La figlia Bekka si mette in evidenza in I Picked A San Antonio Rose, grandi sonorità corali ed elettriche con un southem-border feeling che cattura. Flaco Jimenez all’accordion e la bella voce di Bekka Bramlett sono degni co-protagonisti con un Hank Thompson in gran spolvero. Con l’aiuto di Bill Millet, Bekka riporta in studio insieme, per la prima volta dopo tanti anni, i suoi genitori. E’ un evento celebrato con il traditional Dry Bread (dal repertorio anni ’50 di Hank con Merle Travis), ispirato blues-gospel a più voci condotto alla national-steel da Delaney con l’esuberante Bonnie in evidenza come solista.
Una reunion che speriamo sia benaugurale per un altro clamoroso ritorno. Per adesso godiamoci …And friends, capolavoro di un personaggio che è un pezzo di storia della country-music e di una voce che non tradisce certo i suoi anni. ‘Forever young’, nel nome del country, del western e dello swing!
Curb D2-77925 (Honky Tonk, Traditional Country, Country Swing, 1997)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 26, 1998
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