I Silos continuano ad essere la ‘creatura’ di Walter Salas-Humara e questo artista ha forgiato un rock personale. Il confronto che avviene tra questo Susan Across The Ocean e Cuba (leggi recensione) testimonia il solidificamento di questo sound negli anni. Partendo da un omaggio all’amico Michael Hall, Let’s Take Some Drugs…, reso in maniera accattivante con un finale in crescendo, si passa ad una serie di brani dove il violino di Mary Rowell ipnotizza e dà, come nel precedente Cuba, nuovo vigore al suono d’insieme.
I fraseggi di chitarra e i solismi sono più affascinanti in questa versione di Jackin All Over The Place rispetto a quella dei The Setters. L’incedere di All She Wrote ha da parte di John Dee Graham la ‘corsa’ essenziale sulle note della lap-steel.
Wanna Ride è presa dal patrimonio dei Pork, band austiniana con all’attivo una manciata di singoli. La title track, Susan Across The Ocean, è il canto solitario e sofferto dei propri sentimenti reso in maniera cruda da Walter Salas.
Change The Locks è la lettura di Lucinda Williams in saliscendi di temperatura e ritmo. I’m Straight dal primo LP dei Modern Lovers si confà alle doti del gruppo. La sua cadenza, il modo di riproporla di Salas & Co. ne fanno un gioiellino.
Fallen Angel di Tom Freund, chitarrista non nella formazione originaria della band ma ben entrato nella parte, è la delicata chiusura di un compact atteso e gratificante di questo gruppo stabilitosi ad Austin e con un seguito di ‘aficionados’ sempre in aumento.
Watermelon CD 1021 (Roots Rock, 1994)
Gianfranco Giudici, fonte Out Of Time n. 4, 1994