Hank Williams Jr., musicista dalla lunghissima e poliedrica carriera, dopo due recenti LP che lo avevano avvicinato al sound sudista, ritorna alle melodie prettamente acustiche, con un album eccellente a dir poco, pregnante di armonie piacevoli. Il country eseguito in The New South, lucido e reale, anche se si rifà agli schemi tradizionali per questo genere, risulta assai efficace e persino innovatore, nella misura in cui lo è Hank Williams Jr., un personaggio che, attraverso una grande e lunghissima esperienza nel campo discografico, raggiunge con questo album uno dei momenti migliori.
L’organico che in questa occasione accompagna Hank Williams vede tra musicisti di tutto rispetto anche il grande Waylon Jennings, che oltre ad essere impegnato alla chitarra, si occupa della produzione del disco, coadiuvato validamente da Richie Albright.
The New South è un susseguirsi di stupende ballate, tutte ad altissimo livello, con l’ottima voce di Hank sempre protagonista; dall’iniziale Feelin’ Better, che ricorda molto il sound dei primi cowboy, si passa all’eccellente e più elettrica Montgomery In The Rain, per continuare poi con l’acustica Looking At The Rain, con You’re Gonna Change, leggermente bluesistica e con Uncle Pen, un classico di Bill Monroe rivisitato. Sulla seconda side Once & For All, la calma Storms Never Last, la stupenda New South, una ballata sofferta, e Long Way To Hollywood, eccellente brano per cui superflua è ogni parola.
Warner Bros 3127 (Honky Tonk, 1978)
Daniele Ghisoni, fonte Mucchio Selvaggio n. 7, 1978
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