Tutti ricordano Be Bop A Lula o Blue Suede Shoes, ma nessuno rammenta in modo particolare Gene Vincent o Carl Perkins. Tutti sanno che quel tipo di musica è chiamata rockabilly: bene, personaggi come Vincent, Cochran, Perkins o Holly, rappresentarono per l’America quello che i Rolling Stones od i Beatles hanno significato per l’Inghilterra, il rock’n’roll ha fatto, dunque, numerosi proseliti negli ultimi anni, e tutti quei gruppi come gli Stray Cats, Rip Masters o Ray Campi che si rifacevano al sound degli anni 60′ e 50′ eseguendolo, però, negli anni 80′ e 90′, sono stati etichettati con il label rockabilly, quasi a voler suggellare un tipo di rock’n’roll infettato dalle tendenze musicali più moderne.
Già ci eravamo occupati del volume uno di questa compilation, ma la Rollin’ Rock continua a recuperare i vecchi nastri ed a riproporceli in gustose compilations. Così, anche il volume 2 di Rollin’ Rock Got The Shock, ci presenta un’eccellente carrellata di musicisti conosciuti e non, ma tutti accomunati dal genere rock’n’roll-rockabilly.
Venti sono i brani, e, tra i ‘piatti’ più succulenti, segnalo Johnny Legend con l’irruente Take Some I Ludes And Get Funky, un Ray Campi di annata con The Wild One, Jimmie Lee Maslon con la swingata The Girl I Left Behind, Mac Curtis con Hard Hearted Girl, il leggendario Rip Masters con The Last Time You Were Loved ed una sempreverde Ravenna & The Magnetics con la classica Tennessee & Texas.
Per gli amanti del genere una compilation imperdibile, per quelli che non sanno cosa è il rockabilly, un’ottima occasione per avvicinarsi a questo sound pieno di fascino.
Rollin’ Rock 4004 (Rockabilly, 1998)
Fabio Nosotti, fonte Out Of Time n. 26, 1998
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