Papà Bill ha compiuto 80 anni e si festeggia regalandoci Cryin’ Holy Unto The Lord, un album pregevolissimo, vario e fresco. Alcune passate produzioni del nostro mi avevano lasciato alquanto perplesso, ma a quanto pare i due dischi prodotti da Emory Gordy Jr. hanno lasciato una traccia ben seguibile: qui il produttore Steve Buchanan, ben assistito in studio da Gene Wooten, ha confezionato un prodotto dal suono scintillante, all’altezza dei musicisti che l’hanno creato.
L’attuale formazione dei Bluegrass Boys, con Tom Ewing alla chitarra, Tater Tate al fiddle, Billy Rose al contrabbasso e l’ormai veterano Blake Williams al banjo, è una delle migliori che Monroe abbia avuto e aiuta a dare ragione a coloro che sostengono che l’unico vero bluegrass sia quello di Monroe.
Come mi disse una volta Bill Keith: “You don’t play very loud with Bill Monroe: dynamics, that’s what counts”, e qui ci rendiamo veramente conto che le dinamiche sono tutto nella musica di Bill Monroe, con la chitarra sempre presente e mai pesante, il banjo deciso ma misurato, il fiddle pulito e cristallino, il contrabbasso con il giusto drive. Niente di invadente: solo classe.
Papà Bill sembra sempre giovane, se si ascolta il suo inconfondibile mandolino, ma vorrei avesse lasciato perdere alcune parti vocali: 80 anni, sulle corde vocali, pesano…In compenso alcuni degli ospiti reclutati per l’occasione giungono graditissimi: un Ralph Stanley sempre più ‘high and lonesome’, un Ricky Skaggs che ci ricorda che non sono state batterie, steel e chitarra elettrica le ragioni del suo successo, i fratelli Osborne che aggiungono un grande suono strumentale e vocale ad un già grande suono di gruppo.
Solo di Mac Wiseman avemmo fatto volentieri a meno (e in fondo sempre lo faremmo…), e non è che Jim & Jesse dicano gran che in questa occasione.
I pezzi sono alcuni dei gospel classici del repertorio Monroe, più altri gospel più tipici di altri interpreti e composti per l’occasione.
Nel complesso Cryin’ Holy Unto The Lord è un documento della attuale vitalità di una figura monumentale nel panorama della country music e un’occasione di ascolto piacevole e rilassato di gospel di altissimo livello.
MCA D-10017 (Bluegrass Gospel, 1991)
Silvio Ferretti, fonte Country Store n. 12, 1991
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