Passato un poco inosservato per via dell’uscita contemporanea dei numerosi tributi a ‘The Man in Black’ per il 70mo anniversario, Dressed in Black, uscito con Cash ancora in vita, è una bella produzione della Dualtone firmata dal chitarrista Chuck Mead (BR5-49) e dal bassista Dave Roe, per anni side-man di Cash.
I due costituiscono anche l’ossatura della backing band di tutti i solisti, cosa che contribuisce a dare ulteriore omogeneità al sound di questo tributo.
La scomparsa del tributato ci impone di parlarne, anche se con un certo ritardo. Molti sono i personaggi a noi cari qui coinvolti. Solisti musicalmente vicini, con poche eccezioni, allo stile di Johnny Cash lo onorano con performances coinvolgenti esaltando il tipico sound dell’uomo che si vestiva di nero.
I pulsanti ritmi delle sue songs più celebri rivivono grazie a Dale Watson, Hank III, Robbie Fulks, Chuck Mead, Rev. Horton Heat, Billy Burnette, Redd Volkaert, Rosie Flores, il suo vecchio pianista Earl Poole Ball, responsabile di un’ironica I Still Miss Someone, James Intveld, più che mai nella parte la sua cover di Folsom Prison Blues.
Ma non mancano rivisitazioni con maggior dose di personalità: Rodney Crowell, l’inusuale Ballad Of A Teenage Queen, firmata da Jack Clement nel periodo Sun, la fatalistica cover di I Guess Things Happen That Way, Raul Maio, la toccante Pack Up Your Sorrow, Bruce Robison & Kelly Willis, o l’altro duetto, Mandy Barnett & Chuck Mead, Jackson.
Come non citare l’acustico e intimistico Damon Bramblett di l’m Gonna Sit On The Porch.., Kenny Vaughan, la tirata e bluesy Train Of Love, o lo straordinario emergente Chris Knight, con la scarna ma sentita cover di Flesh And Blood.
Dualtone 01127 (Traditional Country, Country Rock, 2002)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 43, 2004