Alla sua terza prova discografica, Alberto Caltanella e il suo guitar flat picking si presenta con un prodotto insolito, diverso da quel che siamo normalmente abituati a trovare, forse anche un po’ fuori tempo e sicuramente contro corrente soprattutto di questi tempi in cui imperversa la musica cosiddetta liquida, digitale, facilmente fruibile ma altrettanto facilmente dimenticabile. Sono proprio queste caratteristiche a rendere il lavoro più intrigante ed affascinante, a dargli quel tocco di mistero e quel pizzico di piacevole snob che non guasta. Si tratta di una sorta di Qdisc, di quelli che andavano di moda anni orsono, quattro brani, più un reprise, accompagnati da un bellissimo libro, molto ben curato ed impaginato, con foto della Venezia tanto amata dall’autore e tutte le trascrizioni dei brani sia in forma accademica musicale sia in forma di tablatura. Una pubblicazione, quindi, adatta a tutti i chitarristi volenterosi di approcciare lo studio delle tracce.
I quattro brani, tutti strumentali e tutti firmati dal Caltanella, si rifanno, per detta dell’autore stesso, ai quei momenti in cui la poesia è creata dagli scampanii delle campane in giro per la poetica ed inimitabile Venezia. Venice Bells, brano d’apertura, è una appassionata ed esplicita dedica alla città. Molto interessante l’inserimento degli archi suonati da Michele Sguotti che regalano un tocco di raffinatezza ben abbinato alla suddetta dedica. Wind Bell gioca su un’accordatura aperta molto in uso nel folk e blues creando quindi un ambiente dal fascino etnico. Blue Bells una ispirata atmosfera blues e Highland Bells a ricordare melodie della tradizione scozzese. Chiude l’album Venice Bells (reprise) come voler sottolineare ancora il legame di Alberto con la città dei sogni. Un ottimo lavoro, ben suonato, registrato e ottimamente confezionato, adatto non solo ai chitarristi ma a chiunque voglia regalarsi una breve fuga dal reale ed immergersi nella calli dove l’acqua è sempre a far compagnia.
Green Music GMS 1501 (New Acoustic Music, 2015)
Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2015