Alex Whitmore - Not At Home On The Range cover album

Le note biografiche in nostro possesso esordiscono così: “Come songwriter, Alex Whitmore può stare alla pari dei migliori. La sua musica è eclettica, con un particolare accento sull’aspetto umoristico delle liriche. Nei suoi spettacoli live egli è in grado di catturare l’attenzione del pubblico, ma nel contempo riesce ad inserire qui e là alcune canzoni serie.
La sua voce di impostazione folk, caratterizzata da un inconfondibile accento texano, non lascia dubbi sulle sue origini…”. Nel suo CD di esordio siamo in presenza di atmosfere decisamente ‘leggere’ ed orientate al ‘disimpegno artistico’ più smaccato. Già il titolo dell’album suona palesemente come umoristico riferimento agli aspetti più ‘scomodi’ della tanto romanzata vita del cowboy, con tutto quello che può comportare dormire all’aperto sul suolo sassoso, non avere la possibilità di lavarsi per giorni e giorni (la finemente swingata Not At Home On The Range), trovarsi invaso dalle pulci e dalle cimici (Chiggers), essere investito dal gelido vento texano chiamato Blue Norther (Texas Blue Norther), si tratti o meno di una metafora.

Il tessuto musicale sul quale si adagiano le spassose divagazioni di Alex si rifà in pari quantità alla musica country, al folk, al blues ed a un certo blues spartano e jazzato, come evidenziato in Repeat Offender. Non mancano poi le ballate cantautorali più tipiche, quali Heaven Knows e Wishing Your Life Away, che nel suo dolce arpeggio acustico di introduzione, non può non riportarci alla mente gli episodi migliori di John Denver fine anni ‘60/inizio anni ’70, prima che cadesse preda dello showbiz.
Estremamente apprezzabili risultano comunque gli sforzi chitarristici profusi in Pickin’ On The Front Porch, episodio strumentale di squisita fattura. La dimensione più tipica di Alex è quella dell’uomo della strada, che lavora cinque (o sei) giorni alla settimana e non riesce a riposare quel tanto che basta per ristorare le stanche membra (Gimme Some Sleep, nel suo scanzonato boogie). Per Don’t Say Yes (Don’t Say No) ci sentiamo di trovare una definizione coraggiosa, nei precisi riferimenti a metà strada fra Knockin’ On Heaven’s Door di Bob Dylan e Helpless di Neil Young: ascoltare per credere (le steel guitars non mentono…).

WMP Productions (Singer Songwriter, 1999)

Dino Della Casa, fonte Country Store n. 58, 2001

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