Prima di recensire questo CD devo fare un’ammissione: amo sia il banjoismo di Alison Brown sia il suo modo di fare musica ed i musicisti di cui si circonda. Leggendo le note di copertina oltre alla nostra al banjo quindi troviamo John R.Burr al piano, Joe Craven al mandolino violino e percussioni, Garry West al basso più alcuni ospiti di tanto in tanto. Trovo che l’idea di inserire un pianoforte come tappeto di tutto sostituendo spesso il lavoro che normalmente sarebbe della chitarra, sia una geniata fenomenale. Seppur a priori sarei stato scettico, ascoltare ora l’intreccio jazzy tra i due strumenti mi esalta. L’insieme ha qualche cosa di originale ed al contempo fresco e nuovo. Molto gradevole e di piacevolissimo ascolto.
Rocket Summer composta dal pianista Burr è un vero capolavoro così come l’interplay banjo pianoforte che si può ascoltare nel brano d’apertura Crazy Ivan. Se non per il tradizionale Forky On The Water e The Road To West di Martin O’Connor gli altri sette brani rimanenti portano la firma della nostra amata Alison. Tutti sono solo strumentali a cavallo tra il jazz e lo swing. La già citata Forky On The Water è arricchita da un originalissimo arrangiamento in chiave latina che ha qualche sapore di salsa cubana. Ogni volta che ascolto un CD di questa artista rimango sempre colpito dalla freschezza delle idee, dalla raffinatezza degli insiemi musicali, dal mai scadere in inutili banalità.
Una curiosità, il titolo dell’album è tratto dalle parole dello scrittore Miguel De Cervantes (che scrisse il Don Chisciotte, n.d.r.) così traducibili: “dimmi chi frequenti e ti dirò che sei”.
In conclusione, penso che il mio punto di ascolto del lavoro recensito sia molto chiaro; non è per coloro che amano la tradizione ma è assolutamente indispensabile per chi invece ama sonorità più contemporanee e moderne. E’ bella musica, stop.
Compass 7 4482 2 (New Acoustic Music, 2008)
Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2010
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