Newyorkese, nata ad Harlem e cresciuta nel South Bronx, questa songwriter non ha avuto un approccio facile alla musica. Lili Añel, per metà nera e per metà cubana, ha avuto un’infanzia difficile: “Era come walking on fire negli anni della mia crescita e le condizioni di orfana cresciuta dalla nonna con pochissimi mezzi hanno fatto il resto”.
Ma queste difficoltà hanno forgiato un grande carattere ed una personalità musicale di notevole spessore. Ha tenuto duro per tutti gli anni Ottanta quando, nonostante i riconoscimenti della critica, trovava le porte delle majors irrimediabilmente chiuse nonostante le sue qualità vocali, il suo temperamento e le sue belle canzoni.
Al giovane epigono di Phoebe Snow non era facile trovare un ‘formato standard’ in cui inserire la sua musica ed il suo personaggio per venderlo e promuoverlo. Arriva comunque l’esordio per questa label indipendente dove Lili mostra non solo possibilità vocali non comuni, esaltate dal suo incisivo lavoro alla chitarra, liriche intelligenti e toccanti, raffinati ed intriganti arrangiamenti musicali tanto nella dimensione acustica che in quella di gruppo, dove è supportata da promettenti jazzisti newyorkesi.
Laughed Last un piccolo ed eterogeneo gioiello capace di conglobare folk, rock, jazz, r&b ed elementi di world-music afro-latini. La sua musica possiede un’intensità profonda, frutto di esperienze vere e vissute, i suoi testi riflettono la penosa realtà della vita quotidiana e di tutti i suoi complessi problemi, ma sanno trasmettere passioni sincere, amore, comprensione e speranza per il futuro.
Tutto questo traspare dalle sue canzoni che arrivano palesemente dal profondo del cuore e trascendono folk, pop e jazz e le influenze caraibiche, per assumere una dimensione unica ed universale che è il linguaggio musicale con cui sa comunicare questa cantautrice. Un ‘segreto’ che non sarà a lungo custodito dalla grande mela.
Palmetto PM 2005 (Singer Songwriter, 1993)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 3, 1994
