Balsam Range - Trains I Missed cover album

Talvolta gli errori sono un ottimo sistema per conoscere nuovi gruppi musicali. Mi accadde tantissimi anni fa con il grande Doc Watson che, ancora ignaro di questo mondo, scoprii casualmente acquistando per errore il suo doppio LP On Stage con il figlio Merle. Da lì il mio mondo musicale prese una strada piacevolmente senza ritorno.
L’ultimo mio errore, in ordine di tempo, è stato con un click errato durante la composizione di un ordine di CD via web negli USA. Nella lista sono finiti i Balsam Range. Un po’ scocciato inizialmente dopo essermi accorto dell’inconveniente, ho posizionato il disco nel mio stereo con un passo già pronto verso la raccolta differenziata convinto di aver tra le mani un delle varie ciofeche che ogni tanto capita. Ed invece canzone dopo canzone mi sono ritrovato a ripigiare il tasto play del lettore e riascoltare con piacere il prodotto narcisisticamente compiacendomi dell’accaduto e della mia sbadataggine.

Già dal brano d’apertura che dà il titolo al lavoro, ci si trova ad affrontare un gruppo solido e compatto coadiuvato da una qualità di registrazione ad alti livelli. La traccia a seguire The Other Side è bluegrass scatenato dal ritmo pulito ed incalzante. I brani sono tutti contemporanei eccezion fatta per un’accattivante versione di East Virginia Blues firmata da A.P. Carter. Ottimi tutti i musicisti, ottimi i cori e tutti gli arrangiamenti. Banjo, violino, mandolino, chitarra si alternano ad efficaci assolo con il supporto del solido sustain del contrabbasso.
Se io ho fatto l’errore che errore poi non s’è rivelato, voi amanti del buon e sano bluegrass godetevi l’album e non fate voi l’errore di sottovalutarlo. Spendete volentieri in vostri euro e ne sarete ampiamente ripagati. Buon ascolto nella speranza che arrivi presto un capitolo due.

Mountain Home 2952 (Bluegrass Moderno, 2010)

Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2011

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