Barry & Holly Tashian, Straw Into Gold, premessa.
. Quando noi, nel 1966, eravamo piccini piccini o stavamo solo iniziando a crearci una decente discografia, lui già apriva i concerti a Boston per i Beatles con i suoi Remains. Poi, crescendo, abbiamo continuato a non sapere nulla sul suo conto, almeno fino a quando non ha fatto parte della band di Emmylou Harris. Ma prima di questa gratificante esperienza aveva avuto anche modo, trasferendosi in California, di lavorare con grandi artisti come Gram Parsons. Lungo la strada conosce, affianca e, infine, sposa Holly, con la quale oltre a scrivere belle canzoni divide il microfono per creare delle armonizzazioni vocali degne della migliore attuale country music.
Straw Into Gold rappresenta la loro terza produzione dopo un primo album mal distribuito e un secondo CD per la Rounder. A produrre i loro dischi ci pensa Jim Rooney, il più abile a Nashville quando si tratta di dar vita a quella country music elettro-acustica che appaga sia il grande pubblico in cerca di qualcosa leggermente meno commerciale che quella folta schiera di appassionati del suono acustico di impostazione ‘tradizionale’.
E’ una raccolta di belle canzoni, cantate e suonate con sentimento, calore e discrezione: Rooney scegliendo i sessionmen ha pensato bene anche questa volta di avvalersi di musicisti che sanno perfettamente come e cosa suonare quando la canzone è l’obiettivo principale dell’operazione: Stuart Duncan, Roy Huskey Jr., Dan Dugmore, Kieran Kane, Nash Ramblers, ecc. La maggior parte dei brani sono originali della coppia, e le melodie sono tutte molto piacevoli e orecchiabili.
Straw Into Gold è un buon disco, caldo, onesto e genuino, come le migliori cose fatte in casa. Consigliato, a tutti.
Rounder 0332 (Traditional Country, Country Acustico, Country Folk, 1994)
Maurizio Faulisi, fonte Out Of Time n. 7, 1994
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