Becky Buller ha bisogno di pochissime presentazioni nel mondo del bluegrass.
Negli ultimi cinque anni circa, è stata un pilastro della radio ed ha ottenuto vari riconoscimenti per il suo stile al violino, il canto e per le sue canzoni originali.
All’IBMA Awards 2020, ha portato a casa due trofei: Song of the Year per Chicago Barn Dance di Special Consensus e Collaborative Recording of the Year per la sua The Barber’s Fiddle. Quest’ultimo brano è stato uno dei primi singoli dell’album. Buller in collaborazione con Lynda Dawson lega le storie di diversi barbieri giocherelloni che hanno rinunciato al sogno di una vita ‘on the road’ per un reddito più stabile.
È davvero un pezzo collaborativo, con Jason Carter, Kati Penn, Sam Bush, Laurie Lewis e Shawn Camp alle voci, diciotto diversi famosi violinisti che contribuiscono alla parte strumentale, una melodia leggera e allegra, di quelle che restano in mente.
We Let Each Other Go è una simpatica canzone country con Melonie Cannon alle armonie vocali. Triste è triste, ma i nostri cuori non potevano scendere a compromessi.
You Come Around, che Buller ha scritto con Jeff Hyde, inizia con una chitarra e un violino inquietanti mentre Becky duetta con Ronnie Bowman esplorando le complessità dell’amore non corrisposto e delle relazioni complicate.
The Ride, scritta con Eric Gibson, offre un bel groove per gentile concessione del banjo di Ned Luberecki oltre ad un poderoso assolo di basso di Daniel Hardin.
I Dream In Technicolor porta le cose nel lato funky del bluegrass.
Diverse canzoni affrontano temi religiosi o spirituali, tra cui Salt And Light, con le armonie di The Isaacs, le percussioni di Chris Brown e il banjo sempre di Luberecki: una sorta di pop acustico degli anni ’90 che incontra l’atmosfera degli anni ’70.
Altro gospel in Tell The Truth (Shame The Devil) con influenze blues, brano scritto con Jon Weisberger. Il leggendario gruppo gospel The Fairfield Four si unisce alle voci.
In definitiva, un album fresco ed intrigante.
Dark Shadow DSR202002 (Bluegrass Moderno, 2020)
Stefano Santangelo, fonte TLJ, 2022
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