L’alternative country di Boca Chica, quintetto guidato dalla voce intensa di Hallie Pritts, è un elegante mix di classico e moderno, il punto di incontro tra influenze country del passato e urgenze vicine a certo indie rock. La grazia e l’ingegno negli arrangiamenti, le atmosfere spesso sognanti ed evocative fanno della band una bella realtà di un panorama non sempre ben delineato e comunque notevolmente variegato. L’amore per il Neil Young più roots, quello di dischi come Harvest, la passione per figure femminili seminali come Loretta Lynn e Bobbie Gentry ma anche più contemporanee come Neko Case, rendono il disco subito appetibile e gradevole, mentre le melodie ascolto dopo ascolto entrano sottopelle per sedimentarsi in maniera naturale.
Grande uso di pedal steel guitar, di chitarre elettriche ed acustiche pizzicate con gusto sopraffino, una serie di tastiere come organo e wurlitzer che trasmettono sensazioni soffici e nostalgiche: le caratteristiche per coinvolgere chi ha amato i suoni degli anni sessanta e settanta ci sono tutte. Basta scoprire allora come i Boca Chica rileggono Do Right Woman, classico della coppia Chips Moman e Dan Penn che ha spiccato nel repertorio dei primi Flying Burrito Brothers e come Hallie Pritts sia, oltre ad una valente cantante anche un’autrice molto promettente. Suoi infatti sono alcuni tra i più bei momenti dell’album, dall’iniziale Dear Audrine a Sin City, da Marlene i cui archi mi ricordano certe cose di Nick Drake a Long Range Guns dal sapore quasi western, fino all’ottima Unsavory Dealings che mostra chiare affinità con certo folk rock dei seventies.
Get Out Of Sin City si è già distinto tra gli addetti ai lavori ottenendo positive recensioni e una buona esposizione radiofonica, non resta altro che dedicargli un pò del nostro tempo.
Boca Chica BC-004 (Alternative Country, Country Rock, 2011)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2011
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