Dopo June Carter Cash, Jim Lauderdale, Chris Knight, Jeff Black, Radney Foster, Darden Smith, Roger Creager, continua l’ascesa di questa piccola label di Nashville che si sta rapidamente imponendo come l’indipendente dell’altro country, quello d’autore per intenderci.
Si deve alla Dualtone anche il ritorno dei BR549, non a caso con un album degno dei lavori d’esordio dopo un paio d’album decisamente al di sotto delle loro possibilità e, a parer mio, non prodotti con lo spirito giusto.
Chuck Mead, chitarra e voce, Don Herron, violino, hawaiian steel e mandolino, Shaw Wilson, batteria, più i due nuovi arrivati, Geoff Firebaugh, basso, e Chris Scruggs, chitarre, ritrovano quel giusto mix tra old time rock & roll e country d’epoca con questo splendido Tangled In The Pines.
Dodici nuovi brani, splendidamente bilanciati tra honky tonk, western swing, boogie, rockabilly, country-roots e Bakersfield sound, senza condizionamenti esterni alla musica, riportano sugli scudi una delle più belle realtà della musica americana.
I BR549, guidati da un Chuck Mead in splendida forma tanto in veste d’autore quanto d’interprete, si ripresentano con l’amato e variegato guitar-string sound che da sempre li caratterizza. Ogni brano trabocca citazioni dal passato, i fantasmi di molti honky tonk heroes tornano a rivivere, country-loners prendono nuova vita, rockers e rockabillies si ripresentano in grande spolvero.
Tangled In The Pines, con la sua carica di nostalgia e old time sound, porta una ventata di fresco e nuovo, una superba country & roll music d’autore nell’asfittico panorama musicale contemporaneo che raramente ho trovato così magistralmente riflesso nel suo passato e nelle tradizioni.
Dualtone 01149-2 (Country Rock, 2004)
Tommaso Demuro, fonte Out Of Time n. 43, 2004
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