Bray Brothers & Red Cravens - Prairie Bluegrass cover album

La musica di questo CD è una vera boccata d’ossigeno rigeneratrice. I dischi, una volta, venivano registrati in ‘diretta’, in studi improvvisati in camere d’albergo da parte delle case discografiche del Nord in cerca di musicisti ‘hillbilly’. Più tardi, col fiorire delle etichette indipendenti, le registrazioni venivano spesso effettuate negli studi di emittenti radìofoniche.
Il livello qualitativo delle vecchie registrazioni varia normalmente in rapporto all’anno di realizzazione. In questo caso, trattandosi di ‘radio show’ del 1961-62, il suono è ottimo grazie alle ‘moderne’ apparecchiature radiofonichedi  trasmissione, quindi il disco può essere ritenuto interessante non solo dai collezionisti alla continua ricerca di materiale storico, ma anche dai più giovani appassionati non abituati alle fruscianti registrazioni dei 78 giri.

La sostanziale differenza tra le vecchie registrazioni e quelle moderne sta nella genuinità della musica, prodotta come si diceva in ‘diretta’, oggi cosa sempre più rara. Se è vero che i musicisti attuali dal punto di vista tecnico hanno raggiunto un livello inimmaginabile rispetto ai colleghi del passato, è anche tristemente vero che la bontà del loro prodotto disco­grafico è condizionata da esigenze di mercato, una volta meno pressanti.
Così dobbiamo constatare una certa omologazione, ricer­cata magari dagli artisti stessi desiderosi di imporsi, a discapito però dell’ori­ginalità. Ecco quindi perché in apertura si parlava di boccata d’ossigeno. Il suono è ottimo (mono ovviamente) e i musicisti molto validi, anche se durante la loro carriera hanno goduto soltanto di una fama locale nell’Illinois a partire dalla seconda metà degli anni ’50.
Il disco in questione vent’anni fa venne stampato anche in Italia dalla Albatros e, per quanto mi riguarda, continua ad essere uno dei pezzi più interessanti della mia collezione. Spero questo possa contribuire a con­vincervi nell’acquisto…

Rounder 1011 (Bluegrass Tradizionale, 2000)

Maurizio Faulisi, fonte Country Store n. 53, 2000

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