C’è un nuovo ‘guitar hero’ in cittá (a Nashville e nella piú ampia confraternita della musica acustica di derivazione bluegrass): si chiama Bryan Sutton e gira ‘armato’ delle sue quattro chitarre Bourgeois.
Dopo aver suonato nei Kentucky Thunder di Ricky Skaggs ed essersi distinto come session-man in vari dischi, incluso l’ultimo di Jerry Douglas, Sutton ha intrapreso una carriera solista che lo porterá nel firmamento della flat-pickin’ guitar.
Il suo stile è potente, fluido, estroso, un misto di Tony Rice e Scott Nygaard, con puntate nel vecchio swing alla Django Reinhardt: e infatti in Ready To Go non manca l’omaggio a Minor Swing, corretto ma un tantino scontato.
Per il resto, il cd fa il paio con quello solista di Aubrey Haynie, prodigioso violinista/mandolinista con il quale Sutton sembra molto intendersi.
Sia qui che in A Man Must Carry On tornano gli stessi musicisti (Dennis Crouch al contrabbasso, Jerry Douglas e Rob Ickes al dobro, Ron Block al banjo), e anche le atmosfere si assomigliano: molti strumentali, qualche blues cantato, arrangiamenti essenziali volti a valorizzare il virtuosismo della coppia.
Sono dodici le tracce di Ready To Go, e mai titolo fu piú azzeccato. Decision At Glady Fork apre la serie, un bluegrass travolgente che sembra annodarsi su se stesso eppure non stanca.
E anche la tradizionale The Water Is Wide, molto armonizzata e cantata da Becky Isaac Bowman, è uno di quei brani che colpiscono.
Ma il meglio viene con la bluesistica When Love Comes To Town, piccola gemma impreziosita dalla voce di Jeff White e dal dobro di Jerry Douglas, e con Walk Among The Woods, strumentale morbido e lirico che avrebbe potuto scrivere Russ Baremberg.
Insomma, un disco non solo per chitarristi infoiati, pronti a copiare licks e scale, ma per ascoltatori amanti di un suono armoniosamente grintoso, o, se volete, grintosamente armonioso. L’uomo ha anche una bella faccia, il che non guasta.
Sugar Hill 3906 (Bluegrass Tradizionale, Bluegrass Moderno, 2000)
Michele Anselmi, fonte Country Store n. 54, 2000