Memphis da sola può spiegare un CD come questo, ma non è così semplice ed ancor meno romantico. L’eclettico honky tonk sound al femminile di Nancy Apple è frutto di una lunga gestazione e di una travagliata esperienza. La ‘Cadillac Cowgirl’ in questione è nata a San Diego, Califomia, e dopo una gioventù passata a seguito del padre nei vari porti dell’Asia dove lo chiamava la Marina Americana, è arrivata 23enne a Memphis. Alcune esperienze come batterista blues e rock-blues, compresa una militanza nella band di Willie Cobbs, prima di trasferirsi nel Mississippi.
Ritorna a Memphis nel ’89 decisa a sfruttare il suo talento di autrice e facendosi rapidamente un nome nella scena locale. Deve aspettare quasi un decennio per l’esordio con High On The Hog, un notevole album di country al femminile che esalta al meglio le potenzialità di un’autentica honky-tonk woman.
Registrato negli studi del bassista Don C. Smith, produttore dell’album, con i migliori musicisti locali (i Backdoormen sono: Robert Hall, batteria, Jack Holder, chitarra, Richard Ford, pedal steel, Tommy Burroughs, violino, e Rick Steff, accordion e Hammond B3), è un perfetto mix di country, rockabilly, twang-rock, blues, realizzato da una vocalist calda e sensuale, energica ed espressiva.
Se lei e Memphis sono fatti l’una per l’altra, non è stato certo amore a prima vista. Nancy Apple ha comunque inglobato nel suo songwriting il meglio del Memphis sound, personalizzandolo con talento e maturità, esaltandolo con la freschezza della sua proposta.
Inizia con il pedale schiacciato al massimo sul rock, Cadillac Man , clamoroso esempio di rockin’ the country, rallenta un attimo per una ballata piena di ritmo, Steppin’ Out, per sfornare la prima gemma country, Gun Sky. Scritta con Keith Sykes, ha il passo delle grandi ballads di Nashville con il ritmo di Memphis.
Why You’always Cheatin’on Me è puro honky tonk, mentre Sweet Sweet Lovin’ è una delicata ballata come suggerisce il titolo.
Huggin’ ANd Kissin’, percorsa da un ammiccante accordion, ha profumi tex-mex.
Mattie And Jesse, molto ritmata, dura, ipnotica e drammatica, sottolineata dal centrato uso del violino, sembra uscita dalla penna di un songwriter texano.
Truck Driver’s Woman è una veloce honky tonk ballad non meno intensa e potente, con il bel violino a duettare con le chitarre.
La delicata Lonely Boy è un brano di grande atmosfera, dagli accenti folk-pop, che prelude al gran finale rockabilly di Talk Is Cheap.
Lungo il muddy river, all’ombra del Peabody e della piramide, una delle possibili regine honky tonk del nuovo secolo, di certo una notevole voce ‘Americana’.
Sounds Unreel 4475 (Country Rock, Honky Tonk, Rockabilly, 1996)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 28, 1998