Le note di copertina di Steve Morse del Boston Globe iniziano così: “Carol Noonan sembra esistere al di là del tempo – certamente al di là degli impetuosi ritmi della civiltà”. Quale personaggio può essere più adatto a noi di questa ragazza che vive in una zona rurale del Maine in una fattoria del 1810 e guida il suo pickup verso le città dove ha concerti? Rivelatasi agli inizi degli anni ’90 come parte dei Knots And Crosses, band molto seguita nel New England con due ottimi CD all’attivo, Creatures Of Habit e Curve Of The Earth, dove la voce e le canzoni della Noonan scritte con il co-leader del gruppo, Rick Harris, erano punto focale della ragione d’essere del gruppo.
Il successo locale della band, più di 12.000 copie vendute di entrambi i CD, e le richieste presso le stazioni radio proiettava la loro fama verso la città vicina più importante, Boston. Per Curve Of The Earth, cinque nominations per i Boston Music Award e Carol viene votata nel ’93 la cantante emergente dell’anno.
Suonare con questa band le ha dato la possibilità di fare esperienza e dì maturare tanto come cantante che come autrice. La Noonan ed i Knots & Crosses si lasciano consensualmente nel ’94 per seguire progetti musicali diversi tra loro.
Carol ha studiato al conservatorio del New England ma, cresciuta in un ambiente dove predominava la cultura irlandese, sin da piccola era stata esposta alle influenze delle ballate della tradizione musicale inglese ed irlandese.
Sono ancor oggi trasparenti questi backgrounds nel suo modo di cantare e di scrivere. “Ero sempre attratta verso quelle deprimenti canzoni tradizionali, dove c’era sempre qualcuno che finiva impiccato. Le altre influenze sono quelle che io chiamo le tre J’s: Judi Collins, Joni Mitchell e Joan Baez. La profondità del loro fraseggio, del loro amore per le ballate senza tempo mi rimarrà impresso per sempre.”
Vedere Richard Thompson in concerto per la prima volta, viene indicata come l’esperienza musicale più grande, quella che le ha cambiato la vita. Niente male per una vocalist che ricorda in modo impressionante Sandy Denny! Ma veniamo al suo debutto solista per la Philo – c’era bisogno di dirlo – prodotto da Ben Wittman (Story) che suona anche la batteria in Absolution. Sempre dagli Story rimedia Duke Levine, l’ex chitarrista dei Del Fuegos ora anche nella band di Mary-Chapin Carpenter, e, dalla band di Mighty Sam McClain, la chitarra di Kevin Barry. Tom West, organo Hammond, e Paul Bryan, basso, completano il quadro di una formazione di notevole spessore in grado di offrire il necessario sostegno a questa cantante-chitarrista che ha uno straordinario senso per la melodia.
Romantica, spirituale, introspettiva, Carol Noonan scrive di tutto e su tutto e le sue ballads, dolci e sognanti, abbracciano pop, folk, country e le citate influenze anglo-irlandesi.
Absolution ci presenta non solo un’interprete dalla voce superba: sontuosa nella sua maestà, toccante nella sua purezza, ma anche una musicista sensibile e coraggiosa nel creare ed interpretare musica senza barriere temporali. A chi non crede nella reincarnazione spiritual-musicale, consiglio il traditional She Moved Through The Fair, unico brano non originale del CD. Grazie alla sua voce alta e con il solo sottofondo dell’organo, in una dimensione musicale comune, evoca Sandy Denny in modo ancor più impressionante delle sue ballads.
Quanto vorrei conoscere il parere di Richard Thompson, che di voci femminili (Sandy, Linda, le McGarrigle, la Collister) se ne intende!
Per intanto penetriamo l’universo musicale di questa eccellente songwriter, già più di una realtà anche se accostata a personaggi della caratura della Carpenter. Nelle sue ballads magistralmente ricche di melodia e compiute, dalla sua chitarra acustica e dall’organo hammond in sottofondo, emergono le chitarre di Barry e Levine, prezioso anche al mandolino ed alla lap-steel, e, soprattutto, la voce e la personalità di una folk-singer capace di farci rivivere emozioni da tempo dimenticate.
Se un oscuro incantesimo dovesse unire le personalità della Denny e della Carpenter, sono quasi sicuro che ne uscirebbe Carol Noonan. Buona fortuna, per chi “vuol seguire virtute e conoscenza”, ormai non sei più un segreto.
Philo CD PH 1176 (Singer Songwriter, 1995)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 11, 1995
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