Molta acqua è passata sotto i ponti da quando una giovanissima Carrie Newcomer guidava, negli anni ottanta, una originale band chiamata Stone Soup. Due album, il tempo di fissare coordinate precise ad un songwriting che già aveva in luce qualità molto interessanti, e poi il salto verso una carriera discografica che ha portato la cantautrice dell’Indiana a produrre album sempre più intriganti, poetici ed intelligenti.
Before & After (suo dodicesimo album) potrà non aggiungere nulla di nuovo a chi segue la sua carriera ma ne conferma in pieno classe e liricità, freschezza e forza evocativa attraverso tredici nuove canzoni legate da un filo conduttore assolutamente pregevole. Con la sua voce profonda e modulata Carrie Newcomer sa toccare le corde più intime, con la sua vena melodica sa intrigare e coinvolgere, con i suoi testi gioca a carte scoperte andando alla ricerca dei vari aspetti dei rapporti interpersonali e dei valori legati alla democrazia e al rispetto delle diversità (di religione, di sesso, di pensiero).
Carrie aveva anticipato il disco con la notevole If Not Now, fatta girare sul web in concomitanza con l’elezione di Barack Obama a Presidente degli Stati Uniti e limpido atto di speranza in un mondo in cui si possa ancora credere alla magnifica utopia dell’uguaglianza di tutti gli esseri umani. If Not Now è per molti aspetti uno dei manifesti della filosofia di Carrie Newcomer e anche uno dei momenti più toccanti di un disco dalle molteplici qualità.
Il duetto iniziale con Mary Chapin Carpenter in Before & After è uno dei biglietti da visita più significativi, Ghost Train ha una melodia tra le più coinvolgenti ed emozionanti, Stones In The River, A Simple Change Of Heart, Coy Dogs (con sonorità che rimandano alla Joni Mitchell di metà anni settanta, del periodo pre-jazz), la pregnante Do No Harm e I Wish I May, I Wish I Might rappresentano il meglio di un disco che ha la sua forza nella coesione tra i suoi diversi momenti e che cresce in maniera esponenziale ascolto dopo ascolto.
Rounder 11661-3276-2 (Singer Songwriter, Folk, 2010)
Remo Ricaldone, fonte TLJ, 2010
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