Bandera è un piccolo paese nella contea di Hill Country, Texas. Chi canta una località tanto amena è uno dei songwriter emergenti della scena di Austin, dove è cresciuto musicalmente nella seconda metà degli anni ’80 accanto a country-acts, divenuti tutti più o meno famosi, come Monte Warden, Kelly Willis, Chris Wall, Junior Brown ed a decine di bands che si formano e si sciolgono con l’insolita frequenza di chi unisce componenti alla ricerca di una formula.
Torneremo in seguito su questo album, uscito in contemporanea con quello del fratello Bruce per questa stessa label texana, che merita una più approfondita disamina ed una cronaca più arricchita.
Charlie Robison propone con Bandera un classico honky-tonk album d’atmosfera ricco di ballate robuste ed intense, cantate con una voce profonda e baritonale che ricorda un pò il John Prine di qualche milione di sigarette fa. Stupisce la facilità di scrittura, l’abilità di combinare al meglio in ogni brano gli elementi dell’honky-tonk music. Un eccellente songwriter che si distingue per il vibrante roadhouse country-feeling gradevolmente mixato con tocchi di hillbilly rock come solo i migliori in questo ambito sanno esprimere.
Ascoltando il suo classico stile honky tonk in brani come Only The Blues, I Don’t Feel That Way, Always, la desolazione di Desperate Days, capirete quale sublime dispensatore di emozioni sia Charlie Robison. Rich Botherton, David Grissom, Bradley Kopp, chitarre, Lloyd Mines (co-produttore), Gene Elders e Ponty Bone contribuiscono a creare un sound molto ‘live’, compatto ed efficace, diretto e toccante come le emozioni che esprime un songwriter di cui sentirete ancora parlare (sicuramente da OOT).
Vireo VRCD 1104 (Singer Songwriter, Alternative Country, 1995)
Franco Ratti, fonte Out Of Time n. 12, 1995